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19/04/2024   IRSAP vince il Premio Impresa Ambiente 2024 con Marco Rossi

Emblema di una nuova stagione dell’imprenditorialità tesa a dare un senso più elevato all’attività di impresa, la rodigina IRSAP si è aggiudicata un nuovo, prestigioso riconoscimento che testimonia ancora una volta il concreto impegno dell’azienda a favore della sostenibilità: nel contesto dell’undicesima edizione del Premio Impresa Ambiente – organizzato dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo assieme ad Unioncamere, con il sostegno di Assocamerestero e Stazione Sperimentale del Vetro – Marco Rossi, titolare nonché CEO del Gruppo IRSAP, ha infatti ricevuto il premio speciale Miglior Giovane Imprenditore.

Già vincitrice della nona edizione del Premio Impresa Ambiente per la categoria Migliore Gestione per lo Sviluppo Sostenibile, l’azienda di Arquà Polesine – attiva in Italia e in Europa nel settore del riscaldamento – è stata premiata per l’innovativo percorso intrapreso, peraltro in costante espansione, teso a integrare in maniera sempre più tangibile diversi aspetti della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Questo impegno si traduce in pratiche sostenibili che permeano l'intera filiera, dalla progettazione alla produzione, come anche nella selezione di fornitori e partner che condividano gli stessi principi, in termini di salvaguardia ambientale e,infine, attraverso l'ottimizzazione dei processi logistici. L'obiettivo di tale ambizioso percorso è creare un sistema aziendale a basso impatto carbonico, efficiente e resiliente; l'azienda si impegna dunque ad utilizzare esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, a ridurre le emissioni di CO2 lungo l'intera filiera, a sensibilizzare i propri collaboratori riguardo all’importante tema dell’ambiente, a sviluppare e gestire prodotti sostenibili, integrando principi di eco-design nella progettazione delle proprie soluzioni.

Siamo estremamente orgogliosi di aver ricevuto questo riconoscimento. Ormai da tempo la sostenibilità è il primo e più importante driver del nostro sviluppo e tale premio avvalora ora ulteriormente l’indirizzo strategico individuato, sul quale continueremo a puntare: parlando di futuro, il nostro più significativo obiettivo è azzerare le emissioni di Scope 1 entro il 2027”, ha dichiarato Marco Rossi.

18/04/2024   Confindustria, Marco Nocivelli designato nuovo vicepresidente

Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, sarà parte della squadra designata dal presidente in pectore di Confindustria, Emanuele Orsini. La nomina, ufficializzata dopo la riunione del consiglio di questa mattina, vede assegnare a Nocivelli la carica di vicepresidente con delega alle Politiche Industriali e Made in Italy.

"È motivo di grande orgoglio ricevere questa importante carica, con una delega fondamentale per l’industria italiana come quella alle Politiche Industriali e Made in Italy", ha commentato il futuro vicepresidente, Marco Nocivelli. "Come sempre sostenuto anche da Anima Confindustria, solo una vera ed efficace politica industriale, che rispecchi e valorizzi la struttura economica e il sistema produttivo italiano e faccia leva sulla vocazione manifatturiera del paese, può sostenere e valorizzare l’eccellenza del Made in Italy. Come rappresentanti delle imprese, il nostro impegno è contribuire all’ideazione della politica industriale del paese, con l’obiettivo di sostenere le imprese italiane e accompagnarle nella grande sfida dei processi di transizione digitale e sostenibile che l’Europa e le esigenze del futuro ci impongono. Per questo, sono onorato di proseguire il lavoro avviato dal vicepresidente uscente Maurizio Marchesini con il piano Transizione 5.0, e mi metto da subito a disposizione per instaurare un proficuo dialogo con tutti gli attori coinvolti, soprattutto affinché questa importantissima misura, molto attesa dalle imprese, diventi al più presto operativa. Auspichiamo dunque che il decreto attuativo, lungamente atteso, consenta una rapida attuazione del piano e il chiarimento dei punti che risultano ancora opachi".

Il vicepresidente uscente con delega alle Politiche Industriali, Maurizio Marchesini, ha commentato: "Mi congratulo con il futuro vicepresidente Nocivelli, al quale passo l’importante delega alle Politiche Industriali. La priorità, in questo momento, è rilanciare gli investimenti con una rapida attuazione del piano Transizione 5.0, che rappresenta uno strumento di politica industriale essenziale per accompagnare le imprese nella transizione digitale e green, ma che nella nuova forma presenta nuove complessità rispetto al precedente Piano 4.0, con i tempi per l’attuazione delle misure che sono ormai stretti. Ci auguriamo che il decreto attuativo sia adottato rapidamente e che chiarisca i tanti aspetti applicativi che Confindustria ha evidenziato. Primo fra tutti quello delle attività escluse per effetto dell’applicazione del principio DNSH. Le imprese stanno mostrando un grande interesse, Confindustria ha già avviato una intensa attività di comunicazione per far conoscere le nuove misure e intende dare il suo contributo alla realizzazione di questa importante misura del PNRR per la crescita e la competitività del paese".

18/04/2024   Focus Materie Prime, persistono volatilitą dei prezzi e insicurezze nell’offerta

Il 9° appuntamento con il Focus Materie Prime – l’osservatorio promosso da ANIMA Confindustria per assicurare alle imprese associate un costante monitoraggio sull’evoluzione dei mercati delle materie prime – è programmato in una fase storica connotata da avvenimenti e circostanze che lo rendono particolarmente interessante.

Come evidenzia Achille Fornasini, responsabile FinTrend.Lab – Laboratorio per lo Studio dei Sistemi e dei Mercati finanziari – dell’Università di Brescia e coordinatore del Focus Materie Prime: "Mentre il conflitto russo-ucraino tende a cronicizzarsi, le ostilità mediorientali, con il blocco del Canale di Suez e il coinvolgimento diretto dell’Iran, rischiano di generare una pericolosa escalation in uno scenario destinato a complicarsi ulteriormente nella prospettiva delle prossime elezioni in Europa e negli Stati Uniti: passaggi che potrebbero influenzare le posizioni politiche su questioni destinate a provocare effetti significativi sull’economia industriale europea".

"Un quadro geopolitico associato a una crescita globale rallentata dalle difficoltà manifestate dalla Cina – continua Fornasini – ma anche da un’inflazione che sta frenando la sua discesa allontanando il tanto atteso ribasso dei tassi d’interesse". "Gli effetti sui mercati delle materie prime – afferma inoltre l’analista – non sono certo equiparabili a quelli osservati dopo la pandemia, con quei picchi storici impressionanti. In questa fase le aziende si debbono misurare con la volatilità dei prezzi, che impone un’attenta gestione dei materiali e dei rapporti con i fornitori, e con la crescente opacità dei mercati, che implica costanti insicurezze dell’offerta".

"Come se ciò non bastasse – conclude il docente – l’emergere di cluster commerciali, e la conseguente incertezza che incombe sulle catene di fornitura, obbliga le imprese italiane a valutare attentamente i differenziali di costo e gli impatti delle regolamentazioni import-export disposte dall’Europa e dagli altri paesi".

Considerazioni che riguardano in maniera particolare le imprese della meccanica italiana, un comparto che vive di importazioni ma, soprattutto, di export. 

"Alcuni dei settori rappresentati da Anima – afferma Pietro Almici, vicepresidente di Anima Confindustria – stanno lavorando con continuità a livello nazionale e internazionale, mentre altri settori, come l’edilizia o i settori legati all’automotive, hanno visto un rallentamento negli ultimi mesi. L’incertezza geopolitica in diverse zone del mondo ha bloccato l’export di alcuni settori, costringendo alcune imprese a cercare mercati alternativi. Possiamo comunque affermare, in linea di massima, che stiamo vivendo un periodo di relativa stabilità occasionalmente disturbata dai contraccolpi sui mercati di eventi difficilmente controllabili e prevedibili". 

"Nonostante la sensazione di stabilità – prosegue Almici – persiste per le aziende manifatturiere il problema sempre più impellente della mancanza di risorse umane, che impone con urgenza una maggiore collaborazione tra le istituzioni, industria e il mondo dell’istruzione scolastica. A livello nazionale confidiamo nelle misure previste dal Pnrr e nella spinta economica e sociale che da esso possa arrivare. Come Anima Confindustria puntiamo molto sul piano Transizione 5.0, nell’attesa che la misura possa imprimere lo stesso slancio del precedente Piano 4.0 con l’auspicio, peraltro, che vengano semplificate le procedure di accesso alle sue specifiche misure".

17/04/2024   Pennelli Cinghiale tra i brand storici della mostra "Opificio Italia"

Non poteva mancare un brand storico come quello di Pennelli Cinghiale all’interno della mostra fotografica realizzata a Roma dal Ministero delle Imprese, intitolata "Opificio Italia" e allestita in occasione della giornata del Made in Italy. Un emozionante viaggio nel tempo alla scoperta dei marchi iconici che hanno reso grande l’Italia in tutto il mondo ed emblema dell’imprenditorialità che ha saputo crescere e trasformarsi nel tempo, contribuendo a rendere la grande la manifattura italiana nel mondo.

“Questa iniziativa esprime la volontà di valorizzare il racconto di quelle imprese che hanno fatto dell’eccellenza la loro ragione di vita e che le hanno portate ad essere ancora oggi protagoniste della scena nazionale e internazionale,” commenta Eleonora Calavalle, CEO di Pennelli Cinghiale“Attraverso le diverse testimonianze visive si può percepire tutta la creatività, l’ingegno e l’innovazione così come la lungimiranza, in primis, di chi ha creato queste realtà che hanno dato impulso e linfa vitale al tessuto economico del nostro Paese, come Pennelli Cinghiale.”

Sono oltre 50 le aziende della Confederazione nate nel secolo scorso “immortalate” all’interno di Esterno Opificio – Confimi Industria Roma - e che oggi sono il segno distintivo di un'eccellenza nel mondo: piccole aziende familiari nate attorno a un'idea prima che a un marchio ma che hanno saputo distinguersi e diventare grandi, nonché simbolo dell’Italia che cambia. La mostra rimarrà aperta sino al 21 agosto, Giornata nazionale dell'imprenditore.

15/04/2024   Bestway: 30 anni di successi nel settore outdoor e ricreativo

Bestway, player mondiale nella produzione di prodotti innovativi e di alta qualità per il tempo libero presente in oltre 120 Paesi, festeggia quest’anno il 30° anniversario dell’azienda. Dal suo inizio nel 1994, con la creazione di un semplice pallone da spiaggia, la storia di Bestway è stata un viaggio di tre decenni caratterizzato da una costante espansione.

Fin dalle sue origini, l'azienda si è dedicata con determinazione a consolidare la propria posizione come player globale in ogni mercato in cui opera. Attraverso la costruzione e il mantenimento di relazioni durature e l'anticipazione dei trend emergenti, Bestway ha costantemente adattato la sua offerta per soddisfare le mutevoli preferenze dei consumatori e dei mercati.

Oggi, Bestway detiene oltre il 35% della quota di mercato globale e gestisce 14 filiali internazionali distribuite in Europa, Americhe, Medio Oriente, Australia e Hong Kong, paesi in cui possiede 12 uffici. Questa vasta rete di distribuzione garantisce che gli oltre 1.100 prodotti Bestway siano disponibili sugli scaffali dei principali rivenditori in più di 120 paesi, offrendo ai consumatori una vasta gamma di scelte in tutto il mondo.

Dalla sua nascita, la missione di Bestway è stata quella di progettare, sviluppare e produrre prodotti iconici, innovativi e di alta qualità per il tempo libero, con lo scopo di fornire le migliori soluzioni al miglior prezzo possibile. L’obiettivo principale è sempre stato quello di migliorare lo stile di vita dei clienti attraverso il potere del divertimento offerto dai prodotti Bestway

La dedizione all'innovazione come pilastro di ogni attività posiziona Bestway come player all'avanguardia nel settore, impegnato costantemente nell’avanzare attraverso una ricerca e un design meticoloso. Tale attenzione garantisce che ogni fase della produzione soddisfi gli standard più elevati, consolidando la promessa di elevare l’esperienza con una qualità e servizio senza precedenti.

Grazie alle costanti innovazioni nel corso del tempo, Bestway ha dimostrato di possedere energia e vitalità che si sono tradotte in oltre 26 premi e riconoscimenti ottenuti da marchi e rivenditori di prestigio in poco più di 5 anni.

In occasione del suo trentesimo anniversario, l'identità aziendale di Bestway si è evoluta su molteplici fronti. Questo processo di rinnovamento parte dalla creazione di un nuovo logo e giunge fino alle nuove grafiche per i social media. Il nuovo logo, che conserva l'iconica lettera "B" come simbolo distintivo dell'azienda, si è rinnovato per abbracciare un'estetica contemporanea, incorporando il numero 3 per celebrare i tre decenni di storia. Inoltre, una nuova palette di colori aggiorna l'immagine visiva dell'azienda.

Bestway ha introdotto anche un nuovo slogan, "Live it Up", che mira a comunicare in modo più emozionale e completo i valori dell'azienda ai consumatori. L'obiettivo è trasmettere il messaggio di vivere pienamente ogni momento della vita, ispirando un senso di vitalità e gioia nei consumatori.

“Da quando abbiamo aperto le nostre porte tre decenni fa, abbiamo affrontato il mercato con fiducia ed entusiasmo, ambendo all’eccellenza. Questo traguardo non solo segna un importante capitolo nella nostra storia, ma sottolinea anche il nostro impegno costante verso l'innovazione e la soddisfazione del cliente. Guardando al futuro, continueremo a guidare il settore con determinazione, dedizione e la stessa passione che ci ha portato qui oggi. Ringraziamo tutti i clienti, partner, fornitori e colleghi per il sostegno e la fiducia che hanno riposto in noi." dichiara Simone Zesi, Chief Executive Officer di Bestway Europe.

12/04/2024   Stark Ultrasafe: la rivoluzione nel mondo della sicurezza

Stark trasforma il mercato della sicurezza con il lancio della nuova cassaforte Stark Ultrasafe. È il risultato di una sinergia senza precedenti tra alcune dei protagonisti più importanti nel campo della protezione: Stark, Moia e Disec. Ma per comprendere appieno l'entità di questa innovazione nel settore della sicurezza, è necessario fare un passo indietro e scrutare il contesto che ha dato vita a questa straordinaria novità.

La cassaforte Stark rappresenta l'apice di un impegno incessante dell’azienda per creare un prodotto che sfidi ogni tentativo di intrusione. Dotata di tecnologie anti-taglio e anti-sfondamento all'avanguardia, è il santuario in cui custodire i tesori più preziosi.

Ma ciò che rende veramente unica questa cassaforte è l'unione delle tecnologie più avanzate nel settore della sicurezza. La serratura a cilindro europeo Moia, sinonimo di affidabilità e sicurezza, garantisce un livello di protezione senza precedenti. Mentre il defender magnetico anti-acido Disec rappresenta l'ultimo baluardo contro ogni possibile minaccia, offrendo una difesa finale ineguagliabile.

Sergio Valsecchi, responsabile commerciale settore Ferramenta Italia di Stark, sottolinea l'importanza di questa collaborazione pionieristica nel settore della sicurezza. “Questa è la prima volta che vediamo sul mercato una collaborazione così profonda tra aziende leader, unite per migliorare ulteriormente la sicurezza dei prodotti – afferma - Stark, da sempre leader nella sicurezza passiva, continua a spingersi oltre i limiti per garantire la massima protezione ai propri clienti”.

La nuova cassaforte Stark Ultrasafe non è solo un simbolo di sicurezza, ma anche di innovazione e collaborazione. È il risultato di un impegno incessante per offrire la massima tranquillità a chiunque desideri proteggere ciò che più ama.

10/04/2024   Le lavoratrici protagoniste della campagna di Utility Diadora

Due anni di ricerca sul campo intervistando centinaia di lavoratrici, tutta l’esperienza della ricerca di Diadora nel mondo dello sport e la collaborazione con l’Istituto di Biomeccanica di Valencia (IBV) hanno dato vita ad Athena, la scarpa da lavoro costruita sull’ergonomia del piede femminile. Partendo da questi elementi, il brand veneto torna in TV con la nuova campagna che mette al centro le professioniste ed esalta il DNA del brand: passione, innovazione e design.

Gli spot che gireranno sulle reti Mediaset nel mese di marzo e aprile in formati da 15 e 30 sec e sulle principali radio nazionali, vogliono catturare l’attenzione del pubblico femminile e guidarlo verso la consapevolezza che la calzatura unisex non è più l’unica opzione disponibile, da oggi c’è anche una scarpa pensata, progettata e realizzata sulle esigenze della donna. Una scelta, quella portata avanti da Utility che può sembrare controcorrente ma che rivela ancora una volta l’anima pioneristica del brand che si conferma portavoce dell’importanza del benessere e della sicurezza di ogni lavoratore e lavoratrice.

Secondo la normativa, la scelta dei DPI per il lavoratore deve tenere in considerazione le caratteristiche di chi lo indossa. Nello sviluppare questa scarpa antinfortunistica, abbiamo messo al centro il benessere della donna rivedendo completamente l’ergonomia, il fitting, il sistema di allacciatura e il drop per realizzare un prodotto che risponda a pieno alle esigenze della donna lavoratrice”, afferma Romina Zanchetta, direttrice marketing e comunicazione di Utility Diadora.

09/04/2024   Arregui presente a ERSI con le ultime novitą

Arregui, azienda produttrice di cassette postali e sistemi di sicurezza, presenterà le novità più importanti di questa stagione in occasione di ERSI a Bologna, in programma venerdì 12 e sabato 13 aprile presso il Savoia Hotel Regency.

Per quanto riguarda le casseforti, ci sarà Shimo con apertura a impronta digitale. Si tratta di un'innovazione molto pratica, in quanto la chiave della cassaforte è il dito della persona autorizzata. La Logica 10, tornata con un nuovo design, è ancora una scelta eccellente per le sue caratteristiche complete. È dotata di una porta spessa 1 cm e di un sistema di apertura elettronico con pomolo.

Riguardo alle soluzioni di gestione delle chiavi, Keeper-e rappresenta il prodotto ideale per le strutture turistiche e Airbnb che hanno bisogno di gestire le proprie chiavi a distanza. Gli ospiti potranno aprire il Keeper-e digitando un codice sulla tastiera touch screen.

Il livello successivo nella gestione delle chiavi si chiama Univers Key, un armadietto-locker progettato per le aziende che gestiscono le chiavi 24 ore al giorno. Questo sistema intelligente automatizza la gestione delle chiavi a distanza, risparmiando sui costi e offrendo un servizio continuo. È una buona soluzione per alberghi, aziende di trasporto oppure officine automobilistiche.

Tra le innovazioni, in relazione all'uso dei locker, è presente Univers tools, la soluzione intelligente per lo stoccaggio sicuro di oggetti (utensili, dispositivi, componenti, DPI...). Facilita il controllo dello stock e impedisce il ritiro degli oggetti da parte di personale non autorizzato.

08/04/2024   Purina Europa annuncia le startup che parteciperanno a Unleashed

Purina, azienda conosciuta in Europa nella cura dei pet, ha presentato le 8 startup che parteciperanno alla quinta edizione dell'acclamato programma di accelerazione, Unleashed, che sostiene e promuove le nuove generazioni di startup dirompenti nel settore pet-tech e petcare.

Tra le maggiori innovazioni “accelerate” quest'anno, un test di screening a domicilio per i pet per identificare possibili rischi per la salute, un dispositivo tecnologico intelligente che aiuta ad alleviare l'ansia degli amici a quattro zampe, nonché piattaforme digitali per gestire servizi come l'assistenza veterinaria e la pensione. Con rappresentanti provenienti da Regno Unito, Francia, Grecia, Austria, Singapore, Canada, Brasile e Messico, le start-up di quest'anno sono le più internazionali di sempre.

Come sempre, il programma è supportato dal Purina Accelerator Lab, che offre le giuste risorse alle startup che si inseriscono nel mondo petcare e pet-tech con idee nuove e innovative, con l’obiettivo di far crescere l’ecosistema delle realtà del settore, e di conseguenza dei servizi che vengono forniti ai pet e a chi li ama.

Cos’è Unleashed?

Purina fornisce a tutti i partecipanti un pacchetto personalizzato che include 20 settimane di assistenza commerciale e tecnologica adattate alle specifiche esigenze, insieme al supporto di esperti del settore e all'accesso alle approfondite conoscenze commerciali di Purina per contribuire alla loro crescita. Facendo leva su quasi 130 anni di storia dell’Azienda e sulle sue potenti capacità di ricerca e sviluppo, il programma prevede un progetto strutturato e finanziato fino a 50.000 franchi svizzeri (poco più di 51.000 euro) per aiutare le startup a raggiungere i loro obiettivi.

Le start-up che parteciperanno al programma Unleashed di quest’anno sono:

  • Pezz Life | Vienna, Austria offre diagnosi e cure preventive a domicilio, facili da usare, per una vita sana dei pet.
  • Petexplorer | Atene, Grecia è un innovativo mercato online per i pet owner, che offre canale per raggiungere comodamente i professionisti del settore.
  • PetInstincts | Londra, Regno Unito fornisce strumenti di arricchimento intelligenti per una vita più facile e felice per i pet e i loro proprietari.
  • Arbiom | Parigi, Francia promuove l’utilizzo di Sylpro, ingrediente proteico sostenibile e di alta qualità per i pet.
  • Sylvester AI | Calgary, Canada offre una valutazione visiva del dolore per avvicinare i gatti e chi se ne prende cura.
  • CuidaMiMascota | Monterrey, Messico mette in contatto i pet con sitter di fiducia in modo conveniente e sicuro per tutti.
  • Zazuu | San Paolo, Brasile è l’app di riferimento per tutte le esigenze legate ai pet.
  • ZumVet | Singapore offre ssistenza veterinaria personalizzata dal comfort di casa.

"Siamo molto colpiti dalla determinazione e dalla creatività delle startup di questa edizione di Unleashed. Abbiamo visto idee geniali e spirito imprenditoriale, il che rende molto soddisfacente la possibilità di utilizzare le risorse di Purina per aiutare queste aziende a trasformare la cura dei pet in tutto il mondo. Unleashed offre davvero un'opportunità imperdibile per gli imprenditori, con un tutoraggio e un finanziamento di tutto rispetto, e il successo dei precedenti partecipanti ne è la prova", ha dichiarato Kim Bill, responsabile del Purina Accelerator Lab.

05/04/2024   Tecnomat sostiene i valori di Libera contro le mafie

In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata, Tecnomat è scesa in campo a fianco di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. L’azienda ha donato 2.000 aste che hanno sventolato nel cuore di Roma, al Circo Massimo, simbolo di un impegno concreto nella lotta contro le mafie e la criminalità organizzata.

La memoria è il primo passo verso il cambiamento. Con questa donazione vogliamo testimoniare la nostra vicinanza alle vittime innocenti delle mafie e alle loro famiglie, e ribadire il nostro impegno a favore di una società più giusta e libera. Sostenere iniziative come questa significa contribuire a creare un futuro migliore per tutti”, ha dichiarato Tecnomat.

La Giornata della Memoria e dell’Impegno, promossa da Libera e Avviso Pubblico, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio della RAI e il sostegno del Comune di Roma, è stato un momento importante per riflettere su un problema che affligge il nostro Paese da troppo tempo e la partecipazione di Tecnomat è un segnale importante che dimostra come la lotta contro le mafie sia una sfida che coinvolge tutti, cittadini, istituzioni e imprese.

Le aste donate da Tecnomat - tubi rigidi grigio di diametro 20 mm e di lunghezza 2 m - sono state le solide basi sulle quali sono state issate le bandiere dell’evento, che hanno colorato il viale d'accesso al Circo Massimo, luogo di arrivo della manifestazione, e dove sono stati letti i nomi delle vittime delle mafie, con un appassionato intervento di Don Luigi Ciotti.

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Gianluca G. D'Auria - Il servizio al centro della vendita

14/03/2023

Gianluca G. D'Auria è il responsabile commerciale di Sigi&Agi srl, agenzia di rappresentanze da lui creata con un modello operativo all'avanguardia. 

In un settore sempre più veloce e digitalizzato vendere non basta più e, proprio per questo motivo, punta a offrire un servizio a 360°.

iFerr: Quali sono i punti di forza di questo servizio? 

G.D.: Il nostro lavoro non si limita alla chiusura dell'ordine, ma seguiamo tutto quello che ruota intorno all'ordine stesso, dall'inserimento a sistema fino al monitoraggio della spedizione. Con le aziende mandanti abbiamo instaurato un rapporto di reciproca collaborazione: il loro customer service si interfaccia con il nostro, in modo da risolvere a monte eventuali problematiche prima che ricadano sul business dell'azienda.

iFerr: Bisogna fare formazione per tenersi aggiornati? 

G.D.: La formazione è importante per tutto il settore e a tutti i livelli. Noi organizziamo corsi presso le aziende che rappresentiamo o presso i clienti. E, a nostra volta, facciamo formazione internamente all'agenzia con dei coach esterni con i quali approfondiamo temi legati alla vendita, al problem solving e alla motivazione.

Leggi l'intervista completa sul nuovo numero di iFerr magazine. CLICCA QUI

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Figlio d'arte

15/03/2021

Pasquale Stavola fa parte di una famiglia titolare da oltre quarant’anni di un’importante agenzia a Napoli che rappresenta una ventina di aziende nei settori ferramenta, brico, garden ed edilizia. Ecco come vive il suo mestiere e l’analisi che fa di questo periodo.

iFerr: Qual è la sua storia personale?

Pasquale Stavola: Ho 34 anni e sono napoletano. La mia storia lavorativa inizia presto, dopo il Liceo, e si intreccia fin da subito con quella dell’Agenzia della mia famiglia. La Stavola Rappresentanze nasce oltre 40 anni fa grazie soprattutto all’intraprendenza di mio zio Giovanni. Con lui ha da sempre collaborato mio padre Salvatore. La loro attività comincia nella celebre Piazza del Mercato di Napoli, crocevia strategico di scambi commerciali della città partenopea, dove entrano in contatto con aziende e artigiani del settore ferramenta. Grazie alla loro tenacia e alla loro abilità nel vendere ricevono molte offerte per diventare agenti.

Quando nel 1986 prende avvio il CIS di Nola, grande sistema di distribuzione commerciale dove oggi operano quasi 300 realtà imprenditoriali, Salvatore e Giovanni Stavola, insieme a un terzo fratello, Massimo, acquistano un ufficio e aprono l’agenzia di rappresentanza. L’obiettivo è di diventare un punto di riferimento per le aziende attive nei settori brico, ferramenta, garden ed edilizia.

Tornando alla mia storia, conclusi gli studi liceali, sono entrato subito in ufficio occupandomi degli aspetti amministrativi e gestionali del lavoro. Progressivamente ho imparato a conoscere bene i prodotti e i clienti. Con mio padre ho appreso le tecniche di vendita sul campo. Nel frattempo mi sono laureato in Economia Aziendale all’Università Federico II di Napoli. Adesso l’agenzia è composta dai fondatori, da mio cugino Simone – lui si occupa dei contatti con l’estero – e da me, che sono il più piccolo tra loro. In sostanza siamo tutti venditori. È una propensione che abbiamo nel DNA. 

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Passione di famiglia

15/04/2021

Nicola Romanelli è agente monomandatario dell’azienda De Santis Nicola srl, parte del gruppo Ferritalia. Il suo amore per il mestiere è nato in tenera età, da dietro il bancone della ferramenta dei suoi genitori. 

 

 

iFerr: Partiamo dalla sua storia. Com’è diventato un agente di commercio e per chi lavora oggi?

Nicola Romanelli: Fin dall’età di 9 anni ho cominciato a dare una mano ai miei genitori nella ferramenta di famiglia durante le vacanze scolastiche, facendo esperienza con la duplicazione delle chiavi, i sistemi tintometrici e con tutto ciò che attiene al mondo del fai da te e del colore. Crescendo, subito dopo il percorso scolastico, ho iniziato a lavorare a tempo pieno nel negozio. Si può dire che la passione per questo settore sia maturata proprio nella mia adolescenza.

Ogni giorno osservavo e ammiravo i rappresentanti che arrivavano con i loro abiti eleganti, le auto di lusso e con il loro savoir-faire di chi è esperto del mestiere. Tutto mi affascinava. Fu così quindi che, armato dell’amore per questo mercato e del know how armai acquisito in tanti anni nel punto vendita, all’età di 32 anni, quindi nel 2006, mi sono rivolto all’azienda De Santis Nicola srl che cercava un nuovo agente. Ho fatto il colloquio e sono stato assunto subito per ricoprire la zona scoperta e da novembre di quell’anno sono diventato agente di commercio monomandatario di questa società, protagonista nella distribuzione di prodotti di ferramenta in Puglia e associata al gruppo Ferritalia.

iFerr: Quanti sono i suoi clienti e quale la sua area di competenza? Che caratteristiche ha il territorio in cui lavora

N. R.: Il mio portafoglio attuale è composto da circa 45 clienti di cui il 30-35% rappresenta ed esprime “il grosso” del fatturato: sono cioè i miei clienti “più importanti”. Dal punto di vista geografico la mia zona si estende nella provincia di Bari e in quella di Taranto, dall’entroterra della Murgia barese fino alla costa jonica. Tra i clienti serviti vi sono negozi di ferramenta, farmagricole e magazzini edili. Naturalmente i prodotti acquistati variano in base alla tipologia di punto vendita, al territorio e alla clientela da loro servita.

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Una scommessa vinta

15/02/2021

Alessandro Maiorana è un agente plurimandatario, un raro esempio di professionista che svolge il suo lavoro sia per un grossista noto, come Fraschetti, sia per ben quattro aziende: Geko Tre Emme S.p.A; Cifo Srl; Spiver colorificio Srl e Groovy Srl. Un mestiere che ha scelto sfidando se stesso per il quale nutre una grande passione.   

iFerr: Com’è diventato un agente?  

A.M: Ho fatto una scommessa con me stesso ormai 13 anni fa, quando lavoravo presso le dipendenze di altri e sentivo di non realizzarmi completamente, di non sfruttare al meglio le mie capacità imprenditoriali e di decision making. Così ho scelto di mettermi in proprio, ho lasciato il posto di responsabile amministrativo e ho dato vita alla mia start up di successo come venditore.

Ho creduto fin da subito alle mie potenzialità, alla mia tenacia e, grazie alla perseveranza che mi contraddistingue e all’appoggio della mia famiglia, ho intrapreso il mestiere che volevo fare da sempre.  Mi rivedo molto in quello che il mio Area Manager Andrea Cannarozzo ha scritto nel suo libro La fortuna di nascere venditore: “Se chiedi ad un bambino che lavoro farà da grande, difficilmente ti risponderà da grande voglio fare il venditore. Eppure nel mio caso era proprio ciò che volevo”.  

iFerr: Quali sono i punti di forza dell’azienda in cui lavora?  

A.M: I punti di forza delle aziende che oggi rappresento devono basarsi su dei requisiti fondamentali, senza i quali non accetterei mai il mandato di rappresentanza e sono: servizio, qualità e credibilità. Il servizio è alla base della nostra professione ed è indispensabile per fidelizzare il cliente e instaurare un rapporto duraturo nel tempo. Fornire un servizio all’altezza significa possedere qualità comunicativa, ossia saper ascoltare le problematiche del mercato che si evolve costantemente e reagire con tempestività alle richieste sia di tipo informativo sia in termini di rapidità di consegna. La qualità invece è il biglietto da visita: permette al cliente qualunque esso sia, diretto o utente finale, di avere fiducia in noi.

Infatti se gli proponessimo un articolo a un prezzo basso ma con poco valore, gli daremo la soddisfazione momentanea ed immediata di aver fatto un affare, ma alla fine non sarà contento. I clienti che mirano solo al miglior prezzo sono “effimeri”: noi dobbiamo mirare ad avere nel nostro portafoglio chi ci sceglie perché gli forniamo servizio e qualità. Ultimo punto di forza è senza dubbio la credibilità, importante compagna di viaggio, difficile da conquistare in tempi brevi. Ma deve essere il nostro obiettivo, anche se è una strada in salita e piena di insidie, difficile da mantenere e facile da perdere in pochissimo tempo. 

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La struttura...fa la FORZA!

15/12/2020

Domenico Luzi è titolare dell’agenzia di rappresentanza Aedilia Promotion Srl di Pescara. I suoi clienti gravitano nel mondo ITS. Ecco la sua esperienza e perché, secondo lui, il lavoro di agente è destinato a fare ancora tanta strada.  

iFerr: La sua agenzia è una Srl, una scelta insolita e piuttosto onerosa. Ci racconti come è nata Aedilia Promotion e le sue strategie.

Domenico Luzi: Nel 2014 io e il mio socio Walter Pongiluppi, entrambi con alle spalle un lavoro dipendente in ruoli commerciali – io come Area Manager per il Centro/Sud Italia per un’azienda e Walter come tecnico commerciale in Emilia-Romagna - abbiamo deciso di rilevare una società di rappresentanza attiva dal 2009 nelle Marche, Molise e Abruzzo che stava chiudendo.

Continuando nel nostro progetto, e credendo molto nella promozione, abbiamo assunto un ragazzo – Marco Di Liborio – come promoter che, dopo aver dimostrato tutto il suo valore e, condividendo in pieno la mission aziendale, è diventato anch’esso socio. Oggi della squadra fanno parte anche Paola Cilli, che segue tutto il lavoro del back office, e Simona Venditti, che si occupa del Molise, una regione spesso dimenticata ma che riteniamo invece possa portarci importanti risultati.

Ci siamo strutturati in questo modo per un motivo: veicolare l’immagine di una realtà solida a cui rivolgersi con fiducia. Certo, avremmo potuto fare scelte più semplici ed economiche ma crediamo fermamente nell’importanza di un’agenzia strutturata.

iFerr: Un progetto che state realizzando anche in tempi brevi…

D.L.: Facciamo parte della categoria di persone che credono fortemente nel ruolo dell’agente ma non come è stato inteso per molto tempo, ossia come un raccoglitore di ordini che fornisce poca assistenza al cliente sia prima che dopo la vendita. Per stare in piedi bisogna avere oggi un pacchetto notevole di mandati ma per poterli supportare ci vuole una struttura, che a sua volta ha dei costi elevati. Un cane che si morde la coda. Noi però abbiamo scelto di intraprendere questa strada e i risultati ci stanno dando ragione. Sono entrati clienti importanti e oggi abbiamo un peso importante nel nostro territorio. Ormai garantiamo una presenza capillare.

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Generazione Y

15/11/2020

Quando la saggezza fa rima con Millenials. Così è per Armando Catalano, un quasi trentenne che da cinque anni fa l'agente plurimandatario in Campania. Con le idee chiare e una buona cultura ha imparato ad affrontare ogni giorno la "giungla" del mercato.   

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iFerr: Come sei diventato un agente di commercio?   

A.C.: Ho 29 anni e sono agente da cinque. Mentre studiavo a L'Orientale di Napoli russo, inglese e francese, chiesi a uno zio se avesse la possibilità di introdurmi nella sua attività. ln accordo con la mia famiglia iniziai a lavorare nel suo ufficio, a patto di portare a termine gli studi. Era un agente di commercio plurimandatario nel settore della ferramenta, edilizia e forniture industriali. Ho iniziato così ad occuparmi di gestione e caricamento ordini. Una volta laureato, gli proposi di subentrare al posto di un suo collaboratore con il quale era in rottura.

Era scettico nel concedermi un parco clienti, perché non era sicuro che le zone sarebbero state coperte a dovere. Non avevo un'auto, né una partita Iva, ma soprattutto non avevo know how e competenze. "Lì fuori è una giungla", mi ripeteva in continuazione. Ma io non gli volevo dare retta: in tutti gli affiancamenti che avevo fatto sembrava sempre tutto semplice. Si entrava dal cliente, due chiacchere su calcio e donne e via con l'ordine, senza neanche accennare al prodotto.

Non capivo quale fosse la "giungla". Aprii di fretta la partita iva e acquistai una macchina senza sapere neanche quanto avrei guadagnato - 60 rate infinite senza anticipi. Mi fu affidato un ristretto parco clienti e cominciai a girare su e giù per la Campania. Le reverenze amicali svanirono nel nulla. Il red carpet e le collane floreali che accoglievano i miei colleghi durante gli affiancamenti furono d'improvviso sostituite da liane e arbusti ingarbugliati: avevo trovato la mia giungla.

Ogni visita era un buco nell’acqua, mi tartassavano di "non mi serve niente", "sei caro" prima di confrontare i prezzi. Il mio "sei caro" prima di confrontare i prezzi. Il mio italiano universitario veniva spazzato via insieme agli ultimi baluardi di valori scolastici attaccati alla mia coscienza. Eravamo nel post crisi e c'era tanto scetticismo, ancor più per faccette pallide e inesperte. Decisi di puntare sul post-vendita. Garantivo ai miei clienti una risoluzione ai problemi in tempi celeri ed immediati. Sono passati cinque anni dal primo giorno e fortunatamente apprendo sempre meglio le dinamiche che regolano il nostro mercato. Tappeti rossi e fiori neanche l'ombra ma almeno ora sulle liane comincio a saltellarci.

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La ferramenta nel cuore

15/10/2020

Luca Altieri è agente di commercio di VBS Srl, azienda del gruppo Ferritalia. Per lui la formula vincente per ottenere ottimi risultati commerciali è saper ascoltare e avere la flessibilità di cambiare quando è necessario.   

iFerr: Com'è diventato un agente di commercio?   

L.A.: Il mio interesse verso l'"hardware sell and buy" è nato nell'infanzia. Mio padre, infatti, aveva una ferramenta a Benevento e qui è cresciuta la mia passione verso l'affascinante mondo del fai da te, che ancora oggi nutro. Nonostante avessimo questo negozio, mio padre mi ha sempre spinto a cercare situazioni lavorative esterne in modo da maturare esperienze diverse. Dai miei 18 anni ho così ricoperto mansioni differenti. All'inizio ho lavorato come addetto alla vendita nel reparto ortofrutta di un supermercato; poi, mi sono trasferito nel Nord Italia, dove sono stato assunto alla Iveco di Suzzara, in provincia di Mantova, nel reparto collaudi e finitura.

Dopo due anni, sono tornato a casa e ho trovato un impiego nel noto pastificio Rummo di Benevento dove sono rimasto due anni.  Finito questo contratto sono rimasto senza lavoro, ma un giorno ho incontrato rimasto senza lavoro, ma un giorno ho incontrato Umberto, storico agente dell'azienda Saratoga e frequentatore della ferramenta di mio padre. Grazie a lui ho potuto anche io cominciare a lavorare come agente per la stessa azienda nella zona di Avellino. Era il 2002.

Da subito mi sono sentito entusiasta per questo nuovo ruolo, un'avventura lavorativa che mi ha dato fin dall'inizio grandi soddisfazioni anche dal punto di vista umano della relazione con i clienti, i quali mi hanno sempre riconosciuto onestà e correttezza. Nel 2013 si è interrotta la formazione con Saratoga e mi sono ritrovato a fare una profonda riflessione sul futuro. Mi sono domandato se avrei voluto comunque continuare la carriera da agente di commercio e mi sono risposto in modo affermativo.

Mi sono quindi rimesso in pista con un distributore di ferramenta classico però mi mancava il "privat label" e ho puntato al "top", ossia a Ferritalia, gruppo cooperativo formato da imprese specializzate in ferramenta e utensileria che commercializza i marchi Maurer, Maurer Plus, Papillon e Yamato. Ho fatto così un colloquio con VBS srl, parte del gruppo Ferritalia, della storica famiglia Siniscalchi che da mezzo secolo è attiva nel settore ferramenta. Mi hanno accolto a braccia aperte. ln particolare sono rimasto colpito da Marco Siniscalchi che mi ha chiesto di poter venire a trovare mio papà di 90 anni, cliente dell’azienda quando era in vita il fondatore. Oggi ho un centinaio di clienti nella zona di Avellino

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Intraprendere nuove sfide

15/06/2020

Dopo una lunga esperienza nel settore Garden con Makita Italia oggi Rosalba Surico è un'agente di vendita di LTF Spa. Ciò che ama di più di questo mestiere? L’adrenalina del commercio che definisce "quasi una droga".  iFerr: Rosalba ci raccanti la sua storia e la strada che ha percorso per arrivare a fare l'agente di  Rosalba Surico: Mi sono laureata alla Bocconi di Milano, specializzandomi in marketing. Il battesimo del lavoro è stato in SMH, multinazionale svizzera nel campo della orologeria dove ho ricoperto il ruolo di assistente marketing. Sono poi approdata in Makita ItaEa, leader nel settore degli utensili elettrici e a batteria e presente anche nel settore giardinaggio. Ho iniziato con il medesimo ruolo che avevo in SMH, anche se mi ero candidata per la posizione di marketing manager.  

Quando ben due responsabili marketing hanno deciso di lasciare Makita mi sono proposta per la sostituzione e finalmente ho potuto mettere in luce le mie qualità. Sono poi stata il vice del direttore commerciale della divisione Giardino dove ho maturato una lunga esperienza. Ho lasciato Makita dopo 23 anni, in concomitanza dell’arrivo del nuovo amministratore delegato. dove ho maturato una lunga esperienza. Ho lasciato Makita dopo 23 anni, in concomitanza dell'arrivo del nuovo amministratore delegato.  

Sentivo il grande desiderio di intraprendere nuove sfide. Sono passata così a essere Responsabile commerciale della società 'bea Srl, produttrice di macchine per il giardino. È stato un periodo fondamentale perché ho avuto l'occasione di affiancare e talvolta di sostituire degli agenti di vendita. Ed è scoppiato l'amore verso questo mestiere. Ho provato l'adrenalina del commercio. Quasi una droga.

Questo è un lavoro pieno di relazioni e di sfide. ln Ibea sono stata tre anni, dopo i quali sono stata scelta dalla LTF SpA, azienda bergamasca da diversi decenni leader nel settore della fabbricazione, verifica e messa a punto di strumentazione, apparecchiature e macchine per le lavorazioni meccaniche di precisione, che ha ampliato sempre più la gamma dei suoi prodotti mestiere fisico. Il cliente vuole essere visitato e aggiornato. Il telefono e gli strumenti digitali sono importanti ma non bastano. È giusto quindi inviare il catalogo via mail ma poi bisogna presentarlo di persona.

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Quando professionalitą fa rima con sorriso

15/05/2020

Maria Gallo lavora da molti anni in DFL dove ha ricoperto diversi ruoli. Oggi è un’agente di commercio molto soddisfatta. Cosa le piace di più? Procacciarsi nuovi clienti. Per farlo utilizza empatia, gentilezza e competenza.

iFerr: Com'è diventata un'agente di commercio?  

Maria Gallo: Il mio percorso lavorativo è iniziato prestissimo. Avevo solo 22 anni quando sono entrata a far parte della DFL S.r.l. Ero molto giovane e senza alcuna esperienza, ma grazie alla voglia di apprendere e all’impegno costante sono riuscita a ottenere il mio primo ruolo come responsabile vendite al banco. La predisposizione a relazionarmi con i clienti mi ha permesso di ricoprire questo ruolo con entusiasmo e dedizione per tanti anni.

Non posso tralasciare parole di gratitudine nei confronti di Giuseppe Lamura, guida fondamentale della mia crescita professionale.  Dopo anni di esperienza, mi sentivo pronta a nuove sfide e a nuovi stimoli. Maturava dentro di me la voglia di conoscere più a fondo la realtà dei clienti, visitare i loro negozi, scoprire quali fossero le loro esigenze. Il mio "pacchetto clienti" oggi è in continuo aggiornamento. La mia zona è ampia e può uscire fuori dai confini regionali.  

iFerr: Com'è cambiato il suo lavoro in questo periodo di emergenza Covid-19?  

M.G.: Il Covid-19 è un evento eccezionale che ha cambiato il corso della storia e ha colpito indifferentemente ogni settore. La DFL è stata costretta a chiudere per un certo periodo e ha attuato lo smart working. lo quindi ho continuato da casa il mio lavoro. Non potendo far visita direttamente ai miei clienti, ho cercato di supportarli telefonicamente o attraverso i diversi canali digitali. Nonostante il mio sia un mestiere che richiede l'approccio diretto con i clienti l'azienda mi ha dato tutti gli strumenti per poter continuare il mio lavoro senza particolari difficoltà. 

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Anima partenopea

15/04/2020

Anna Serra, napoletana Doc, è agente plurimandataria. Combattiva e tenace affronta un ambiente che ancora è pieno di pregiudizi. La ricetta per poter emergere? Professionalità e relazioni umane.   

iFerr: Anna ci racconti qualcosa di lei. Dove lavora e com'è diventata un'agente di commercio?   

Anna Serra: Sono un agente plurimandatario, ma mi dedico prevalentemente alla gestione di Varta Consumer Batteries, garantendo un efficace presidio del territorio regionale della Campania. Sono napoletana e ho il piacere di vivere ancora oggi nella mia città natale. Quando mi sono diplomata ho iniziato a lavorare in ambito amministrativo. È stata un'esperienza molto formativa.

Ritengo che tutti dovrebbero avere un know-how di base per poter "sopravvivere” alla burocrazia. Diventare agente non è stata una scelta ponderata, anche se ho sempre sognato un lavoro agile, dinamico, da poter gestire in autonomia. Un giorno il mio profilo è stato segnalato alla direzione commerciale di un'azienda che cercava un agente proprio nella mia regione. Inizialmente non ho dato troppa importanza alla cosa, tant'è che ho fatto il colloquio telefonicamente con grande tranquillità.  Probabilmente è stata proprio la disinvoltura con cui ho gestito la chiacchierata che è andata a mio favore. Sono stata assunta subito.

È stato però un inizio da cardiopalma. Per firmare il contratto mi dovevo recare a Rimini. Sul treno però mi sono addormentata profondamente e invece di scendere a Bologna, dove avevo la coincidenza, sono arrivata a Milano. Senza perdermi d'animo, grazie al mio carattere combattivo, ho ripreso il treno per Bologna e sono riuscita ad arrivare puntualmente a destinazione. Da quel momento, con entusiasmo e passione, ha preso il via la mia carriera di agente.  

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Lady Agente

15/03/2020

Catia Ercoli, romana di nascita e piemontese da oltre due decenni, è una delle poche donne che ha scelto di fare questo mestiere nel settore ferramenta. Con lei, che è agente plurimandataria e che ha lavorato negli ultimi quattro anni per il grossista Machieraldo, abbiamo fatto il punto sul mercato e sulle qualità indispensabili da coltivare.

iFerr: Com'è diventata una agente di commercio?  

Catia Ercoli: Per puro caso. Da ragazza ho lavorato come segretaria in un'agenzia di commercio dove ho imparato a trattare con i clienti. Da lì è emersa spontaneamente la mia attitudine a vendere. A 27 anni ho così seguito un corso da agente di commercio che mi ha dato il via per iniziare questa carriera. Sono passati da allora oltre 25 anni.  

iFerr: Che cosa le piace di questo lavoro?  

C.E.: Amo incontrare persone diverse. uomini e donne che hanno cultura, capacità ed esigenze differenti. E ciò mi permette ogni giorno di imparare qualcosa di nuovo, di crescere. È un lavoro molto differenziato che offre sempre tante opportunità da cogliere. 

iFerr: Il suo è un mestiere prettamente maschile. Come mai secondo lei?  

C.E.: Questo è un lavoro che da sempre viene scelto più dagli uomini. Io sono una mosca bianca. Le ragioni sono tante.  Fondamentalmente, perché si rivolge a un “pubblico" che è per lo più maschile. Il nostro settore lo è dalle radici. Viene richiesta più preparazione tecnica e per questa ragione  bisogna studiare continuamente per mostrarsi  all'altezza di ogni situazione. Inoltre, è un mestiere molto impegnativo. Si sta fuori tutto il giorno (io percorro 60mila chilometri all'anno  in auto) e spesso dopo cena mi rimetto davanti  al computer per concludere le ultime cose e  organizzare le giornate successive. Per una donna, che deve anche gestire la famiglia, non è semplice. Io sono mamma di due ragazze e in passato, quando erano più piccole, ho dovuto fare molti sacrifici. 

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Spirito libero

15/12/2019

Agente plurimandatario e Capo Area della Sicilia orientale per Eurogross, Antonio Ravidà vanta una carriera di oltre trent'anni e un notevole bagaglio di esperienze in giro per il mondo. La sua qualità più grande? La sincerità.   

iFerr: Com'è diventato un agente?


A.R.: Alla fine degli anni Settanta, terminata la scuola, iniziai a cercare un "posto fisso", un'impresa quasi impossibile per chi, come me, non aveva conoscenze particolari. E così, mi sono ritrovato, quasi per caso, a intraprendere questa professione. All'inizio mi sembrava di tamponare un po' il tempo, ma poi è diventato il lavoro della mia vita, dandomi moltissime soddisfazioni sia a livello professionale che economico.

Sono un agente plurimandatario da sempre. Oggi sono Capo Area per la Sicilia Orientale di Eurogross e gestisco otto agenti, ma continuo a rappresentare alcune aziende, come la Ima (Industria Mole Abrasive) e la Kimono.    

iFerr: Lei è un siciliano DOC…

A.R.: Sono di Catania, ma nell'arco della mia carriera, lunga trent'anni, il mondo è stata la mia casa. Ho viaggiato molto, soprattutto in Sud America, dal Messico a Santo Domingo, da Panama alla Colombia, dal Cile all'Argentina. È stato sempre motivo di orgoglio poter vedere i prodotti italiani nelle vetrine delle ferramenta all'estero. Sono stati anni molto intensi.

iFerr: Che cosa le piace di questo lavoro?  

A.R.: lo sono sempre stato uno spirito libero e non ho mai avuto un "padrone". Ho avuto diversi titolari, a cui ho dato sempre disponibilità e priorità, ma mantenendo sempre libertà di movimento. Non ho mai dovuto fare "rapporti" giornalieri e settimanali, ma ho lavorato Suna fiducia e sui risultati. Se i numeri sono confortanti va tutto bene. Questi tre anni con Eurogross mi hanno poi dato l'opportunità di tornare ad avere relazioni con tantissimi clienti, anche piccoli, che spesso già conoscevo.

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Crederci sempre!

15/09/2020

Vittorio De Lucia è agente plurimandatario. Lavora con tre aziende tra cui la VMD con cui collabora da una decina di anni. Nel periodo di lockdown è riuscito a ottenere dei risultati sorprendenti, grazie anche a tecniche di vendita diverse, figlie di questo periodo di emergenza sanitaria.

iFerr: Come sei diventato agente di vendita?

Vittorio De Lucia: Sono cresciuto a Bari nella rivendita di tabacchi dei miei genitori. Ho respirato quindi il ‘commercio’ da sempre. Già allora curavo la relazione con i clienti e amavo molto questo aspetto. In quegli anni ho conosciuto Giovanni, rappresentante della Gilette, che veniva periodicamente in negozio. Per me era un idolo.

Lo guardavo con grande ammirazione. Sapeva parlare, aveva una macchina bellissima. E così gli ho chiesto di poter lavorare con lui. Sono diventato un merchandiser della Gilette. Andavo in giro nei supermercati e sistemavo il prodotto negli scaffali. È stata di fatto la mia prima esperienza in ambito commerciale in Puglia. Non è stato un inizio semplice ma nonostante le difficoltà ci ho sempre creduto. Nel 2003 è arrivata la proposta di lavoro a Milano e sono partito senza indugi.

Ho lavorato come agente ma da dipendente in un’azienda fino al 2010 quando, nel pieno della crisi economica, il titolare mi ha chiesto di aprire la partita Iva. È stato un salto nel vuoto ma non ho perso l’ottimismo. Dalle mie parti si dice: ‘Più buio della notte non ci può essere’. Mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato a cercare altri clienti, diventando plurimandatario.

Tra questi la VMD. Allora era una realtà più piccola e si occupava di terzisti. Poi è cresciuta tanto e io con lei. All’inizio ho dovuto far conoscere i suoi prodotti da zero ma poi, grazie all’alta qualità degli stessi, i clienti rinnovavano gli ordini senza batter ciglio. L’exploit è arrivato nel 2012 quando la VMD ha fatto un accordo con la Dollmar ampliando la gamma di prodotti. Oggi lavoro in mezza Lombardia e ho circa 400 clienti. Collaboro, oltre che con VMD, con Franchi&Kim per le vernici industriali e Guantificio Senese per l'antinfortunistica.

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Nel nome del padre

15/07/2020

Manuela Guarino è agente Capaldo da una decina di anni. La sua carriera è cominciata quando è mancato il padre, anch’esso rappresentante dell’azienda. Oggi porta avanti questo mestiere - che ama moltissimo - con passione, onestà e professionalità.

iFerr: Come sei arrivata a fare l’agente di commercio per la A. Capaldo S.p.A.?

Manuela Guarino: Lavoro per questa azienda da circa 11 anni. Sono una figlia d’arte. Mio padre faceva il rappresentante per la A. Capaldo da due decenni ed è mancato improvvisamente. In quel tempo io facevo tutt’altro. Studiavo moda e sognavo una vita a Milano. I piani però sono cambiati in modo repentino perché sono sorte nuove necessità. Io e mia madre eravamo sole e dovevamo cavarcela. Fin dall’inizio ho conosciuto la grande umanità della Capaldo, che mi ha dato la possibilità di iniziare un percorso lavorativo. Il primo periodo l’ho trascorso nella divisione interna Linea Verde, un servizio telefonico di assistenza ai clienti. Ho avuto così modo di vivere il mio “battesimo” insieme a tanti colleghi che mi hanno aiutata. Poi è cominciato il mio lavoro “on the road” come agente. Il primo mese ho goduto dell’affiancamento di un altro rappresentante, ma poi ho continuato senza paracadute. Non è stato per niente facile. Non conoscevo abbastanza il prodotto e dovevo prendere confidenza con un mestiere che richiede organizzazione e competenza. Un supporto grandissimo è arrivato anche dai clienti, che hanno capito le mie difficoltà e hanno avuto molta pazienza. Oggi, dopo tanto studio ed esperienza, non potrei chiedere di meglio. Amo tantissimo il mio lavoro.  

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L'agente social

15/02/2020

Giuseppe Amalfa, agente plurimandatario rappresentante
di Viglietta Spa, ha particolare fiducia negli strumenti che offre la rete. Linkedin, Facebook, Instagram sono il suo pane quotidiano. Ma i punti vendita sono abbastanza “sul pezzo”?

iFerr: Com’è diventato un agente?

Giuseppe Amalfa: Terminata la leva obbligatoria mi ritrovai senza lavoro e, cercando tra le mie conoscenze, fui assunto in prova in un negozio di agricoltura. Ben presto, però, sopraggiunse la “crisi” e persi anche quell’impiego. Chiesi così aiuto a un agente che veniva a vendere in quella attività e lui mi diede la possibilità di fare il collaboratore. Rispolverai il sogno che avevo da ragazzino e iniziai a fare il
“rappresentante”. Ero felicissimo, nonostante i primi guadagni stentassero ad arrivare e la mia famiglia non fosse così felice perché avrebbe preferito un figlio con un lavoro “sicuro”. E questa professione non lo era affatto. Da quel momento sono passati 25 anni.

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