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24/04/2024   DFL: qualcuno ha detto sneakers in ferramenta?

Sembrava impossibile, o comunque poco probabile, ricercare nella classica ferramenta abbigliamento e scarpe che, oltre alle caratteristiche tecniche, fossero un oggetto “alla moda”. U- Power, azienda italiana attiva nella distribuzione e commercializzazione di dispositivi di protezione individuale, è riuscita nell’intento, mostrando ad una platea sempre più globale l’evoluzione dell’antinfortunistica. L’ultimo passaggio di questa evoluzione è la nuova linea Urban Life Style, che con le sue sneakers ha definito l’ulteriore ampliamento verso il mondo casual, da qualche mese disponibile in ferramenta.

Se infatti da un lato l’antinfortunistica è un tema sempre più centrale per la sicurezza sul lavoro, con un volume di affari di oltre il 10% del mercato superstore di ferramenta e un dato stabile rispetto al 2023 (fonte GFK), dall’altro c’è la ricerca di prodotti che possano soddisfare una platea che non è fatta solo di professionisti, ma anche di soft bricoleurs.

Sull’onda del successo della linea Urban, U-Power e DFL hanno creato Partenope, la sneaker bianca e azzurra, realizzata in edizione limitata e dedicata alla città di Napoli e ai suoi colori. Scelta quest’ultima non casuale, visto che la Partenope verrà lanciata in anteprima in occasione di SiFerr, il più grande evento fieristico del mondo della Ferramenta del centro-Sud Italia, che si terrà a Napoli i prossimi 11 e 12 maggio, presso la Mostra d’Oltremare; il palcoscenico sarà proprio lo stand DFL (stand 633).

E’ la nostra prima partecipazione a SiFerr e abbiamo voluto farlo con un’operazione importante, insieme ad un marchio di rilevanza nazionale come U-Power. La nostra missione non è quella di essere solo un distributore, ma un partner per clienti e fornitori, in grado di creare valore aggiunto. Le Partenope sono state realizzate in edizione limitata e le prenotazioni sono tantissime: sono soddisfatto, ed è solo l’inizio", ha affermato Pasquale Lamura, Presidente dell’importante realtà distributiva salernitana.

Per sostenere il lancio delle sneakers, DFL ha infatti attivato in campo le sue risorse e la sua creatività, trasformandole in un irripetibile omaggio per i primi 1000 iscritti sul sito dfl.it/partenope e che si presenteranno allo stand DFL presso la Mostra d’Oltremare.

Una partnership vincente per tutti, un omaggio molto bello da ritirare al Padiglione 6, presso lo stand DFL che si unisce alle moltissime attrazioni che quest'anno saranno presenti a SiFerr e che sono già disponibili sul nostro programma online”, afferma Sebastian Galimberti, titolare di Ma.Mu Marketing Multimediale e ideatore dell’evento

La partnership con U-Power è un riconoscimento al lavoro di squadra che ogni giorno mettiamo in campo. Partenope è stata per noi molto più di un’operazione commerciale, è stata una storia da raccontare, far conoscere e riconoscere; sono convinto che questa possa essere un nuovo modo di collaborare in ambito distributivo", ha concluso Pasquale Orlando, Direttore Marketing DFL | Gruppo Lamura.

24/04/2024   Il nuovo numero di iFerr č online

È online il nuovo numero di iFerr magazine, con tanti aggiornamenti e contenuti originali del mercato della ferramenta, del fai da te e del giardinaggio.

La grande novità di questo mese è rappresentata dalla rubrica iWoman, dedicata al ruolo delle donne manager nel settore. Attraverso interviste e racconti di successo, si propone di evidenziare il valore aggiunto che le donne portano al comparto, sia in termini di vantaggio competitivo sul mercato sia di spinta verso nuove opportunità di crescita. Ad aprire la nuova rubrica Giuliana Vitale, responsabile amministrativa di F.lli Vitale, che ha raccontato come crescita personale e professionale siano gli assi nella manica per contribuire efficacemente allo sviluppo dell’azienda di famiglia.

Con una partecipazione record, l’introduzione di un nuovo padiglione e imperdibili momenti di business e intrattenimento, SiFerr 2024 si conferma come catalizzatore di possibilità commerciali e punto di riferimento per i settori della ferramenta, del colore, del giardinaggio e della sicurezza. La kermesse b2b si prepara ad accogliere tutti i partecipanti nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 maggio. Sempre parlando di eventi, da inserire in agenda anche Garden Day, la fiera dedicata al mercato del giardinaggio e del florovivaismo in Italia in programma il 19 e il 20 ottobre nei padiglioni di SiciliaFiera-Exhibition Meeting Hub di Catania.

Da non perdere lo speciale di questo mese dedicato al giardinaggio. In particolare, sulle tendenze emergenti nel settore attraverso interviste esclusive con aziende e grossisti con un focus sulle sfide e sulle opportunità di un mercato in costante evoluzione.

E molto altro ancora!

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19/04/2024   IRSAP vince il Premio Impresa Ambiente 2024 con Marco Rossi

Emblema di una nuova stagione dell’imprenditorialità tesa a dare un senso più elevato all’attività di impresa, la rodigina IRSAP si è aggiudicata un nuovo, prestigioso riconoscimento che testimonia ancora una volta il concreto impegno dell’azienda a favore della sostenibilità: nel contesto dell’undicesima edizione del Premio Impresa Ambiente – organizzato dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo assieme ad Unioncamere, con il sostegno di Assocamerestero e Stazione Sperimentale del Vetro – Marco Rossi, titolare nonché CEO del Gruppo IRSAP, ha infatti ricevuto il premio speciale Miglior Giovane Imprenditore.

Già vincitrice della nona edizione del Premio Impresa Ambiente per la categoria Migliore Gestione per lo Sviluppo Sostenibile, l’azienda di Arquà Polesine – attiva in Italia e in Europa nel settore del riscaldamento – è stata premiata per l’innovativo percorso intrapreso, peraltro in costante espansione, teso a integrare in maniera sempre più tangibile diversi aspetti della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Questo impegno si traduce in pratiche sostenibili che permeano l'intera filiera, dalla progettazione alla produzione, come anche nella selezione di fornitori e partner che condividano gli stessi principi, in termini di salvaguardia ambientale e,infine, attraverso l'ottimizzazione dei processi logistici. L'obiettivo di tale ambizioso percorso è creare un sistema aziendale a basso impatto carbonico, efficiente e resiliente; l'azienda si impegna dunque ad utilizzare esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, a ridurre le emissioni di CO2 lungo l'intera filiera, a sensibilizzare i propri collaboratori riguardo all’importante tema dell’ambiente, a sviluppare e gestire prodotti sostenibili, integrando principi di eco-design nella progettazione delle proprie soluzioni.

Siamo estremamente orgogliosi di aver ricevuto questo riconoscimento. Ormai da tempo la sostenibilità è il primo e più importante driver del nostro sviluppo e tale premio avvalora ora ulteriormente l’indirizzo strategico individuato, sul quale continueremo a puntare: parlando di futuro, il nostro più significativo obiettivo è azzerare le emissioni di Scope 1 entro il 2027”, ha dichiarato Marco Rossi.

18/04/2024   Confindustria, Marco Nocivelli designato nuovo vicepresidente

Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli, sarà parte della squadra designata dal presidente in pectore di Confindustria, Emanuele Orsini. La nomina, ufficializzata dopo la riunione del consiglio di questa mattina, vede assegnare a Nocivelli la carica di vicepresidente con delega alle Politiche Industriali e Made in Italy.

"È motivo di grande orgoglio ricevere questa importante carica, con una delega fondamentale per l’industria italiana come quella alle Politiche Industriali e Made in Italy", ha commentato il futuro vicepresidente, Marco Nocivelli. "Come sempre sostenuto anche da Anima Confindustria, solo una vera ed efficace politica industriale, che rispecchi e valorizzi la struttura economica e il sistema produttivo italiano e faccia leva sulla vocazione manifatturiera del paese, può sostenere e valorizzare l’eccellenza del Made in Italy. Come rappresentanti delle imprese, il nostro impegno è contribuire all’ideazione della politica industriale del paese, con l’obiettivo di sostenere le imprese italiane e accompagnarle nella grande sfida dei processi di transizione digitale e sostenibile che l’Europa e le esigenze del futuro ci impongono. Per questo, sono onorato di proseguire il lavoro avviato dal vicepresidente uscente Maurizio Marchesini con il piano Transizione 5.0, e mi metto da subito a disposizione per instaurare un proficuo dialogo con tutti gli attori coinvolti, soprattutto affinché questa importantissima misura, molto attesa dalle imprese, diventi al più presto operativa. Auspichiamo dunque che il decreto attuativo, lungamente atteso, consenta una rapida attuazione del piano e il chiarimento dei punti che risultano ancora opachi".

Il vicepresidente uscente con delega alle Politiche Industriali, Maurizio Marchesini, ha commentato: "Mi congratulo con il futuro vicepresidente Nocivelli, al quale passo l’importante delega alle Politiche Industriali. La priorità, in questo momento, è rilanciare gli investimenti con una rapida attuazione del piano Transizione 5.0, che rappresenta uno strumento di politica industriale essenziale per accompagnare le imprese nella transizione digitale e green, ma che nella nuova forma presenta nuove complessità rispetto al precedente Piano 4.0, con i tempi per l’attuazione delle misure che sono ormai stretti. Ci auguriamo che il decreto attuativo sia adottato rapidamente e che chiarisca i tanti aspetti applicativi che Confindustria ha evidenziato. Primo fra tutti quello delle attività escluse per effetto dell’applicazione del principio DNSH. Le imprese stanno mostrando un grande interesse, Confindustria ha già avviato una intensa attività di comunicazione per far conoscere le nuove misure e intende dare il suo contributo alla realizzazione di questa importante misura del PNRR per la crescita e la competitività del paese".

18/04/2024   Focus Materie Prime, persistono volatilitą dei prezzi e insicurezze nell’offerta

Il 9° appuntamento con il Focus Materie Prime – l’osservatorio promosso da ANIMA Confindustria per assicurare alle imprese associate un costante monitoraggio sull’evoluzione dei mercati delle materie prime – è programmato in una fase storica connotata da avvenimenti e circostanze che lo rendono particolarmente interessante.

Come evidenzia Achille Fornasini, responsabile FinTrend.Lab – Laboratorio per lo Studio dei Sistemi e dei Mercati finanziari – dell’Università di Brescia e coordinatore del Focus Materie Prime: "Mentre il conflitto russo-ucraino tende a cronicizzarsi, le ostilità mediorientali, con il blocco del Canale di Suez e il coinvolgimento diretto dell’Iran, rischiano di generare una pericolosa escalation in uno scenario destinato a complicarsi ulteriormente nella prospettiva delle prossime elezioni in Europa e negli Stati Uniti: passaggi che potrebbero influenzare le posizioni politiche su questioni destinate a provocare effetti significativi sull’economia industriale europea".

"Un quadro geopolitico associato a una crescita globale rallentata dalle difficoltà manifestate dalla Cina – continua Fornasini – ma anche da un’inflazione che sta frenando la sua discesa allontanando il tanto atteso ribasso dei tassi d’interesse". "Gli effetti sui mercati delle materie prime – afferma inoltre l’analista – non sono certo equiparabili a quelli osservati dopo la pandemia, con quei picchi storici impressionanti. In questa fase le aziende si debbono misurare con la volatilità dei prezzi, che impone un’attenta gestione dei materiali e dei rapporti con i fornitori, e con la crescente opacità dei mercati, che implica costanti insicurezze dell’offerta".

"Come se ciò non bastasse – conclude il docente – l’emergere di cluster commerciali, e la conseguente incertezza che incombe sulle catene di fornitura, obbliga le imprese italiane a valutare attentamente i differenziali di costo e gli impatti delle regolamentazioni import-export disposte dall’Europa e dagli altri paesi".

Considerazioni che riguardano in maniera particolare le imprese della meccanica italiana, un comparto che vive di importazioni ma, soprattutto, di export. 

"Alcuni dei settori rappresentati da Anima – afferma Pietro Almici, vicepresidente di Anima Confindustria – stanno lavorando con continuità a livello nazionale e internazionale, mentre altri settori, come l’edilizia o i settori legati all’automotive, hanno visto un rallentamento negli ultimi mesi. L’incertezza geopolitica in diverse zone del mondo ha bloccato l’export di alcuni settori, costringendo alcune imprese a cercare mercati alternativi. Possiamo comunque affermare, in linea di massima, che stiamo vivendo un periodo di relativa stabilità occasionalmente disturbata dai contraccolpi sui mercati di eventi difficilmente controllabili e prevedibili". 

"Nonostante la sensazione di stabilità – prosegue Almici – persiste per le aziende manifatturiere il problema sempre più impellente della mancanza di risorse umane, che impone con urgenza una maggiore collaborazione tra le istituzioni, industria e il mondo dell’istruzione scolastica. A livello nazionale confidiamo nelle misure previste dal Pnrr e nella spinta economica e sociale che da esso possa arrivare. Come Anima Confindustria puntiamo molto sul piano Transizione 5.0, nell’attesa che la misura possa imprimere lo stesso slancio del precedente Piano 4.0 con l’auspicio, peraltro, che vengano semplificate le procedure di accesso alle sue specifiche misure".

17/04/2024   Pennelli Cinghiale tra i brand storici della mostra "Opificio Italia"

Non poteva mancare un brand storico come quello di Pennelli Cinghiale all’interno della mostra fotografica realizzata a Roma dal Ministero delle Imprese, intitolata "Opificio Italia" e allestita in occasione della giornata del Made in Italy. Un emozionante viaggio nel tempo alla scoperta dei marchi iconici che hanno reso grande l’Italia in tutto il mondo ed emblema dell’imprenditorialità che ha saputo crescere e trasformarsi nel tempo, contribuendo a rendere la grande la manifattura italiana nel mondo.

“Questa iniziativa esprime la volontà di valorizzare il racconto di quelle imprese che hanno fatto dell’eccellenza la loro ragione di vita e che le hanno portate ad essere ancora oggi protagoniste della scena nazionale e internazionale,” commenta Eleonora Calavalle, CEO di Pennelli Cinghiale“Attraverso le diverse testimonianze visive si può percepire tutta la creatività, l’ingegno e l’innovazione così come la lungimiranza, in primis, di chi ha creato queste realtà che hanno dato impulso e linfa vitale al tessuto economico del nostro Paese, come Pennelli Cinghiale.”

Sono oltre 50 le aziende della Confederazione nate nel secolo scorso “immortalate” all’interno di Esterno Opificio – Confimi Industria Roma - e che oggi sono il segno distintivo di un'eccellenza nel mondo: piccole aziende familiari nate attorno a un'idea prima che a un marchio ma che hanno saputo distinguersi e diventare grandi, nonché simbolo dell’Italia che cambia. La mostra rimarrà aperta sino al 21 agosto, Giornata nazionale dell'imprenditore.

15/04/2024   Bestway: 30 anni di successi nel settore outdoor e ricreativo

Bestway, player mondiale nella produzione di prodotti innovativi e di alta qualità per il tempo libero presente in oltre 120 Paesi, festeggia quest’anno il 30° anniversario dell’azienda. Dal suo inizio nel 1994, con la creazione di un semplice pallone da spiaggia, la storia di Bestway è stata un viaggio di tre decenni caratterizzato da una costante espansione.

Fin dalle sue origini, l'azienda si è dedicata con determinazione a consolidare la propria posizione come player globale in ogni mercato in cui opera. Attraverso la costruzione e il mantenimento di relazioni durature e l'anticipazione dei trend emergenti, Bestway ha costantemente adattato la sua offerta per soddisfare le mutevoli preferenze dei consumatori e dei mercati.

Oggi, Bestway detiene oltre il 35% della quota di mercato globale e gestisce 14 filiali internazionali distribuite in Europa, Americhe, Medio Oriente, Australia e Hong Kong, paesi in cui possiede 12 uffici. Questa vasta rete di distribuzione garantisce che gli oltre 1.100 prodotti Bestway siano disponibili sugli scaffali dei principali rivenditori in più di 120 paesi, offrendo ai consumatori una vasta gamma di scelte in tutto il mondo.

Dalla sua nascita, la missione di Bestway è stata quella di progettare, sviluppare e produrre prodotti iconici, innovativi e di alta qualità per il tempo libero, con lo scopo di fornire le migliori soluzioni al miglior prezzo possibile. L’obiettivo principale è sempre stato quello di migliorare lo stile di vita dei clienti attraverso il potere del divertimento offerto dai prodotti Bestway

La dedizione all'innovazione come pilastro di ogni attività posiziona Bestway come player all'avanguardia nel settore, impegnato costantemente nell’avanzare attraverso una ricerca e un design meticoloso. Tale attenzione garantisce che ogni fase della produzione soddisfi gli standard più elevati, consolidando la promessa di elevare l’esperienza con una qualità e servizio senza precedenti.

Grazie alle costanti innovazioni nel corso del tempo, Bestway ha dimostrato di possedere energia e vitalità che si sono tradotte in oltre 26 premi e riconoscimenti ottenuti da marchi e rivenditori di prestigio in poco più di 5 anni.

In occasione del suo trentesimo anniversario, l'identità aziendale di Bestway si è evoluta su molteplici fronti. Questo processo di rinnovamento parte dalla creazione di un nuovo logo e giunge fino alle nuove grafiche per i social media. Il nuovo logo, che conserva l'iconica lettera "B" come simbolo distintivo dell'azienda, si è rinnovato per abbracciare un'estetica contemporanea, incorporando il numero 3 per celebrare i tre decenni di storia. Inoltre, una nuova palette di colori aggiorna l'immagine visiva dell'azienda.

Bestway ha introdotto anche un nuovo slogan, "Live it Up", che mira a comunicare in modo più emozionale e completo i valori dell'azienda ai consumatori. L'obiettivo è trasmettere il messaggio di vivere pienamente ogni momento della vita, ispirando un senso di vitalità e gioia nei consumatori.

“Da quando abbiamo aperto le nostre porte tre decenni fa, abbiamo affrontato il mercato con fiducia ed entusiasmo, ambendo all’eccellenza. Questo traguardo non solo segna un importante capitolo nella nostra storia, ma sottolinea anche il nostro impegno costante verso l'innovazione e la soddisfazione del cliente. Guardando al futuro, continueremo a guidare il settore con determinazione, dedizione e la stessa passione che ci ha portato qui oggi. Ringraziamo tutti i clienti, partner, fornitori e colleghi per il sostegno e la fiducia che hanno riposto in noi." dichiara Simone Zesi, Chief Executive Officer di Bestway Europe.

12/04/2024   Stark Ultrasafe: la rivoluzione nel mondo della sicurezza

Stark trasforma il mercato della sicurezza con il lancio della nuova cassaforte Stark Ultrasafe. È il risultato di una sinergia senza precedenti tra alcune dei protagonisti più importanti nel campo della protezione: Stark, Moia e Disec. Ma per comprendere appieno l'entità di questa innovazione nel settore della sicurezza, è necessario fare un passo indietro e scrutare il contesto che ha dato vita a questa straordinaria novità.

La cassaforte Stark rappresenta l'apice di un impegno incessante dell’azienda per creare un prodotto che sfidi ogni tentativo di intrusione. Dotata di tecnologie anti-taglio e anti-sfondamento all'avanguardia, è il santuario in cui custodire i tesori più preziosi.

Ma ciò che rende veramente unica questa cassaforte è l'unione delle tecnologie più avanzate nel settore della sicurezza. La serratura a cilindro europeo Moia, sinonimo di affidabilità e sicurezza, garantisce un livello di protezione senza precedenti. Mentre il defender magnetico anti-acido Disec rappresenta l'ultimo baluardo contro ogni possibile minaccia, offrendo una difesa finale ineguagliabile.

Sergio Valsecchi, responsabile commerciale settore Ferramenta Italia di Stark, sottolinea l'importanza di questa collaborazione pionieristica nel settore della sicurezza. “Questa è la prima volta che vediamo sul mercato una collaborazione così profonda tra aziende leader, unite per migliorare ulteriormente la sicurezza dei prodotti – afferma - Stark, da sempre leader nella sicurezza passiva, continua a spingersi oltre i limiti per garantire la massima protezione ai propri clienti”.

La nuova cassaforte Stark Ultrasafe non è solo un simbolo di sicurezza, ma anche di innovazione e collaborazione. È il risultato di un impegno incessante per offrire la massima tranquillità a chiunque desideri proteggere ciò che più ama.

10/04/2024   Le lavoratrici protagoniste della campagna di Utility Diadora

Due anni di ricerca sul campo intervistando centinaia di lavoratrici, tutta l’esperienza della ricerca di Diadora nel mondo dello sport e la collaborazione con l’Istituto di Biomeccanica di Valencia (IBV) hanno dato vita ad Athena, la scarpa da lavoro costruita sull’ergonomia del piede femminile. Partendo da questi elementi, il brand veneto torna in TV con la nuova campagna che mette al centro le professioniste ed esalta il DNA del brand: passione, innovazione e design.

Gli spot che gireranno sulle reti Mediaset nel mese di marzo e aprile in formati da 15 e 30 sec e sulle principali radio nazionali, vogliono catturare l’attenzione del pubblico femminile e guidarlo verso la consapevolezza che la calzatura unisex non è più l’unica opzione disponibile, da oggi c’è anche una scarpa pensata, progettata e realizzata sulle esigenze della donna. Una scelta, quella portata avanti da Utility che può sembrare controcorrente ma che rivela ancora una volta l’anima pioneristica del brand che si conferma portavoce dell’importanza del benessere e della sicurezza di ogni lavoratore e lavoratrice.

Secondo la normativa, la scelta dei DPI per il lavoratore deve tenere in considerazione le caratteristiche di chi lo indossa. Nello sviluppare questa scarpa antinfortunistica, abbiamo messo al centro il benessere della donna rivedendo completamente l’ergonomia, il fitting, il sistema di allacciatura e il drop per realizzare un prodotto che risponda a pieno alle esigenze della donna lavoratrice”, afferma Romina Zanchetta, direttrice marketing e comunicazione di Utility Diadora.

09/04/2024   Arregui presente a ERSI con le ultime novitą

Arregui, azienda produttrice di cassette postali e sistemi di sicurezza, presenterà le novità più importanti di questa stagione in occasione di ERSI a Bologna, in programma venerdì 12 e sabato 13 aprile presso il Savoia Hotel Regency.

Per quanto riguarda le casseforti, ci sarà Shimo con apertura a impronta digitale. Si tratta di un'innovazione molto pratica, in quanto la chiave della cassaforte è il dito della persona autorizzata. La Logica 10, tornata con un nuovo design, è ancora una scelta eccellente per le sue caratteristiche complete. È dotata di una porta spessa 1 cm e di un sistema di apertura elettronico con pomolo.

Riguardo alle soluzioni di gestione delle chiavi, Keeper-e rappresenta il prodotto ideale per le strutture turistiche e Airbnb che hanno bisogno di gestire le proprie chiavi a distanza. Gli ospiti potranno aprire il Keeper-e digitando un codice sulla tastiera touch screen.

Il livello successivo nella gestione delle chiavi si chiama Univers Key, un armadietto-locker progettato per le aziende che gestiscono le chiavi 24 ore al giorno. Questo sistema intelligente automatizza la gestione delle chiavi a distanza, risparmiando sui costi e offrendo un servizio continuo. È una buona soluzione per alberghi, aziende di trasporto oppure officine automobilistiche.

Tra le innovazioni, in relazione all'uso dei locker, è presente Univers tools, la soluzione intelligente per lo stoccaggio sicuro di oggetti (utensili, dispositivi, componenti, DPI...). Facilita il controllo dello stock e impedisce il ritiro degli oggetti da parte di personale non autorizzato.

Cambia la vendita cambia il venditore

19/04/2013

È il momento delle riflessioni, dei ripensamenti, del rimettersi in discussione e in gioco. Perché il mercato è sempre più liquido e per contenerlo servono recipienti in grado di seguirne il moto ondoso! Vorremmo iniziare ponendoci delle domande:

IL MERCATO STA CAMBIANDO?

Non ci sono dubbi che il mercato stia cambiando, anche in conseguenza della crisi che ci ha investito. Possiamo cogliere in diversi mercati alcuni caratteri comuni. Sono aumentate le aziende che offrono lo stesso tipo di prodotto o servizio e si assiste ad una sempre più forte globalizzazione dei mercati; cresce, la competizione, che si riflette in una tensione sui prezzi. C’è inoltre un fenomeno legato al ciclo di vita dei prodotti, che si accorcia in modo drammatico:dal lancio al declino una volta trascorrevano decenni, mentre adesso si va da qualche anno a qualche mese. Le imprese sono impegnate in un continuo processo di innovazione, ma molto spesso i tempi per la realizzazione di idee e progetti sono assai più lenti di quanto il mercato desidererebbe . Le aziende devono fronteggiare un mercato più reattivo ed aggressivo: se un prodotto va, bisogna consegnarlo subito, prima che siano i concorrenti a farlo. Ma la domanda di prodotti e servizi in molti settori si è stabilizzata rispetto all’offerta, o si è ridotta, ed è un fenomeno al quale le Imprese non erano preparate. In un passato anche recente, molte Aziende producevano sul venduto, trascinate da una domanda superiore all’offerta.

IL CLIENTE SI TRASFORMA?

In questo nuovo scenario anche il cliente si sta cambiando. In modo radicale, irreversibile. In primo luogo è assai più informato ed esigente: grazie alla formidabile diffusione di Internet, nel giro di una decina d’anni il cliente è diventato capace di “fare da sé”, nel comparare, confrontare, analizzare, valutare. Di conseguenza, è assai meno fedele che in passato, perché l’offerta è più ampia e diversificata. Con le tecnologie sono state superate tradizionali barriere geografi che e/o temporali. I comportamenti di acquisto sono meno prevedibili. I clienti pianificano assai meno e con difficoltà: sono più prudenti e lenti nel fare alcune scelte. In Italia, in particolare, la crisi ha portato ad una generale contrazione degli acquisti, a tal punto che i livelli precedenti saranno forse raggiunti di nuovo solo fra qualche anno. Molti acquisti, specie nei beni durevoli, vengono rimandati o ridotti, e di conseguenza numerose Imprese hanno dovuto constatare un incremento dei clienti che le hanno abbandonate e che sono comunque rimasti inattivi, mentre l’acquisizione di nuovi clienti si è trasformata in una vera e propria “Mission Impossible”, con conseguente frustrazione, dispendio di energie e perdita di tempo e denaro.

IL VENDITORE SI ADEGUA?

Disorientato. Incerto. Demotivato. Depresso. Il venditore, oggi spesso è in questa situazione. Deve fronteggiare un mercato variabile, e cerca di adeguarsi a clienti sempre più imprevedibili, infedeli, reattivi. Se guarda indietro scoprirà di aver perso dei clienti, e troverà difficile acquisirne di nuovi. L’idea di cercare e conquistare nuovi clienti spaventa. Questo perché i venditori accusano gravi difficoltà nel gestire il cambiamento, e vedono spesso nella propria azienda, che li bombarda di messaggi, a volte contrastanti, un nemico, più che un alleato. Si diffondono discorsi come: Ho sempre fatto così, perché dovrei cambiare? La risposta a questo momento critico è spesso una chiusura a riccio:ci si chiude su abitudini e comportamenti e una visita ad un potenziale nuovo cliente che si conclude con un insuccesso diventa frustrante, specie quando si guadagna a provvigione. Tornare da clienti già visitati? È una buona idea, ma spesso mancano nuovi argomenti, margine di manovra sui prezzi, materiali promozionali efficaci. La sempre maggiore complessità ha costretto molti venditori a svolgere compiti non strettamente legati alla vendita (e quindi non retribuiti): riunioni, report, questionari, senza dimenticare gli strumenti informatici, come PC, telefonino, tablet. Da ultimo i guadagni sono spesso ridotti rispetto al passato e fare carriera è più difficile.

QUAL’È  LA VERA FUNZIONE DEI CAPI AREA ,CAPI FILIALE ?

Una situazione altrettanto difficile attanaglia i capi intermedi (capi area, capi filiale, agenti generali). In genere si arriva a questi incarichi avendo alle spalle una brillante carriera di venditori. Perciò queste figure non sono state scelte per le capacità di guidare un team, formare persone, supervisionare: sono stati promossi per le doti individuali mostrate nella vendita . Vendere e dirigere le vendite altrui non è la stessa cosa. Spesso i capi intermedi non hanno una formazione adeguata: non sanno delegare, insistono sui propri meriti e su modelli personali che li hanno portati al successo, senza considerare potenzialità e capacità dei venditori. È come dire che un giocatore di calcio che fa tanti gol viene promosso ad allenatore! I capi area e i capi filiale sono costretti a riferire ed amplificare messaggi e direttive che arrivano dai direttori di vendita, ma dall’altra parte trovano un team di venditori demotivati e spesso ostili che li tempestano di richieste. Gli si richiede risultati a breve o brevissimo termine, sono sommersi dalla preparazione di report, analisi, documenti, presentazioni e spesso delle lacune nelle capacità manageriali, specie quando si tratta di ricerca e formazione di nuovi venditori. Oggi, al contrario, servirebbero capi in grado di sviluppare le capacità dei propri collaboratori per raggiungere gli obiettivi, ma occorre un metodo, che spesso manca. Per trasferire obiettivi bisogna negoziare, e poi occorrono azioni mirate. Molti capi intermedi, al contrario, lasciano libertà assoluta di scelta ai venditori con un sistema passivo, che punta sulla fortuna. Capita allora che Il capo intermedio si limiti a qualche affiancamento e che il venditore lo porti dove ci sono dei clienti difficili con lo scopo di far capire al capo che la sua attività è difficile e che ha bisogno di offrire ai clienti condizioni che lui non può concedere. Insomma un vicolo cieco.

HA SENSO ANCORA PARLARE DI DIREZIONE VENDITE? NON È MEGLIO PUNTARE SULLA DIREZIONE DEL PERSONALE DI VENDITA?

Nel nuovo scenario la direzione vendite ha un ruolo decisivo: deve ispirare e dirigere le persone, non solo fare il supervisore dei risultati. Il nuovo ruolo strategico mette così in luce alcune carenze, specie in materia di reclutamento, di formazione, di animazione e di motivazione. I capi intermedi che riportano alla direzione vendite hanno spesso gli stessi limiti, e il risultato è che l’orientamento è di chi si occupa di dirigere le vendite in azienda è di focalizzarsi in prevalenza sugli aspetti quantitativi e a breve termine. Le domande quotidiane tipiche rivolte ai propri venditori sono: Quanto avete venduto oggi?, Quanto avreste dovuto vendere per raggiungere il budget?. Poca attenzione viene dedicata alla formazione, alla crescita professionale del team. In tempi di crisi, anzi, l’investimento in questo campo spesso si riduce. Una grave lacuna riguarda spesso anche lo stile manageriale delle direzioni vendite: la guida e la motivazione della forza di vendita è affidata al fai-da-te e chi non sa arrangiarsi viene visto con sospetto. Prevale il modello incentrato su una rapida spiegazione del prodotto e poi… P.B.V., ovvero: Prendi la Borsa e Vai. E cosa dire del sistema di selezione e reclutamento del personale di vendita? Lo schema classico è quello che punta su persone introdotte nel settore: questo criterio sottintende che il nuovo venditore porterà con sé i propri clienti e darà così garanzie sui risultati a breve termine. Poco importa che ci sia, invece, un metodo per acquisire nuovi clienti e quindi contribuire a un futuro dell’ azienda! C’è una valida alternativa, che consiste nel cercare venditori in gamba. Per scoprire questi talenti, però, bisogna investire più tempo e risorse nella ricerca e selezione, anche avvalendosi di consulenti esterni. I colloqui sono più approfonditi e spaziano su elementi qualitativi più che sulla mera conoscenza del mercato. Ma quanti direttori vendite sanno fare condurre una simile ricerca? Quanti hanno il tempo e la pazienza di cercare persone in gamba, invece di limitarsi a reclutare un bravo venditore dalla concorrenza? Un venditore in gamba, infatti, anche se non conosce il settore e i clienti, può rapidamente diventare operativo e produttivo con una adeguata formazione (altro fastidioso impegno per le direzioni vendita). Un ultimo, frequente limite riguarda l’avvio dell’attività. Invece di dedicare tempo e risorse all’inserimento delle nuove figure ci si limita ad un affiancamento con … il migliore venditore. Il problema è che non sempre (anzi quasi mai) il miglior venditore sa anche insegnare ad altri. Se ha dei “segreti del mestiere”, raramente li condividerà con altri, specie se nuovi arrivati! Quando va bene si limiterà a dire al nuovo arrivato: Vieni che ti faccio vedere come si fa, perché l’ affiancamento è visto come una perdita di tempo. Un altro elemento critico riguarda gli stimoli al venditore che si basano su incentivi e premi incentrati solo sul venduto a breve termine e poco sull’attività svolta (aspetto qualitativo).. Alle convention roboanti non seguono quasi mai piani, programmi e iniziative di formazione adeguati per “coltivare” e fare crescere la forza di vendita nel tempo.

CHE RITORNO HA DATO L’INVESTIMENTO FORMATIVO SULLA VENDITA?

Un’analisi critica dell’addestramento e formazione mostra le teorie e queste attività come non vengono abbinate a obiettivi e piani di azione da applicare e supervisionare. Ed è proprio da questi spunti è nato e si è sviluppato l’innovativo metodo del coaching applicato alle vendite, dove l’allenatore - formatore aiuta il venditore a trovare da solo le soluzioni migliori per migliorare la propria attività di vendita. Non tutte le persone sono pronte e aperte a nuovi e innovativi approcci formativi, perciò quello che conta è l’opportunità di decidere qual è, oggi in termini di progetto di formazione per un ‘ azienda il proprio “abito su misura”. Poca attenzione viene dedicata alla formazione, alla crescita professionale del team. In tempi di crisi, anzi, l’investimento in questo campo spesso si riduce.


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