Come è fatto
FUSIONE
Rottami ferrosi selezionati vengono fusi con l’aggiunta di componenti nobili tipo Tungsteno, Molibdeno, Cromo, Vanadio, Cobalto per ottenere la qualità desiderata di acciaio super rapido (HSS).
REALIZZAZIONE DELLE BARRE
Attraverso battitura, torsione e trafilatura dell’acciaio vengono realizzate le barre di metallo dalle quali verranno realizzate le punte.
TRONCATURA
Le barre vengono troncate secondo la regola DIN (che stabilisce il rapporto tra diametro e lunghezza delle punte).
TEMPERA
Le punte vengono immerse in bagni di acidi per trattamento termico fino alla durezza HRC desiderata.
FRESATURA
Le eliche sono fresate con una macchina a controllo numerico.
RETTIFICA E FRESATURA
Il materiale in eccesso è asportato fi no al raggiungimento del diametro nominale previsto, che consente tolleranze minime molto basse.
Una macchina fresatrice provvede alla sagomatura della testa a 118° e dello Split Point 135° (o 130°).
CONTROLLO QUALITA'
A questo punto vengono verificati la durezza e tutti gli angoli di taglio delle punte.
MARCATURA
Sul gambo vengono impressi diametro e numero del lotto: il procedimento può essere effettuato per pressatura o marcatura al laser.
CONFEZIONAMENTO
Le punte, pronte verificate e marcate, vengono confezionate in bussolotti di plastica.
ETICHETTATURA
I bussolotti di plastica sono etichettati, per rendere identificabile il prodotto al suo interno.
PREPARAZIONE
Il sistema organizza i lotti in funzione degli ordini dei clienti.
SPEDIZIONE
I prodotti possono finalmente essere spediti per raggiungere i magazzini dei clienti.
Una punta per trapano, non è mai un accessorio banale, perché può davvero fare la differenza, in termini operativi ma anche di sicurezza dell’utente finale, ancor più se destinata a forare un materiale difficile come il metallo e leghe speciali.
In Ecef, azienda italiana specializzata proprio nella produzione di punte per trapano, lo sanno bene, e per questo da sempre l’attenzione a progettazione produzione e controllo, è ai massimi livelli.
Entriamo quindi nel merito, e vediamo passo dopo passo, come nascono le punte per metallo da fresatura di barra di acciaio, di Ecef. Tanto per cominciare, alcune premesse per inquadrare questi prodotti. Caratteristica peculiare delle punte per metallo è il tagliente sulla testa, necessario per garantire maggiore facilità e miglior precisione nella penetrazione del materiale. Il loro diametro è il medesimo per tutta la loro lunghezza, e la testa solitamente è affi lata con un angolo di 118°(tagliente standard) o con un angolo 130° o 135°(split-point auto-centrante) per alcune specifi che referenze, destinate alla foratura di metalli duri come l’acciaio inossidabile ad esempio. Anche i fl ute delle punte cambiano a seconda della destinazione d’uso: per fori fi no a 3 mm sono con elica standard, per fori profondi hanno eliche paraboliche. Così come differente è la composizione delle leghe della materia prima di cui è composta una punta o le coperture per proteggerle durante lavori gravosi.
I materiali più diffusi e facili da reperire in commercio sono quattro:
• Acciaio HSS per forare materiali poco duri come quelli non ferrosi, alluminio, plastica.
• Acciaio HSS ad alta resistenza per acciai non fortemente legati, materiali non ferrosi, alluminio, plastica.
• Acciaio contenente cobalto con due livelli di qualità a seconda della composizione cobalto al 5% o al 8%. Consente maggiori velocità di taglio ed è adatto ad essere impiegato anche su acciaio temprato, acciaio inox e ghisa oltre che su materiali non ferrosi, alluminio, bronzo, plastica.
• Acciaio HSS o anche al cobalto rivestito con TiN (nitruro di titanio) o TiAlN (Titanio+Alluminio) Si distinguono per la caratteristica colorazione oro. Possono forare gli stessi materiali lavorabili dalle punte di acciaio HSS o al cobalto ma con velocità di taglio superiori.
Dato importante da non dimenticare mai? Le punte di qualità sono più precise e hanno una vita lunghissima. Possono essere riaffilate e non devono essere gettate dopo un primo utilizzo intensivo!
ENTRIAMO NEL VIVO DELLA PRODUZIONE
In prima battuta si provvede alla creazione della materia prima. Dei rottami ferrosi selezionati vengono introdotti in un forno che opera ad elevate temperature, che provvede a fonderli e a mescolarli ad altri componenti nobili tipo Tungsteno, Molibdeno, Cromo, Vanadio, Cobalto per ottenere la qualità desiderata di acciaio super rapido (HSS). A questo punto l’acciaio viene battuto torto e poi trafilato. Queste perazioni servono a dargli durezza compattezza e resistenza, e a renderlo lavorabile nelle fasi successive. È il momento della troncatura delle barre secondo la regola DIN che stabilisce l’esatto rapporto tra diametro e lunghezza. Questo rapporto matematico è uno standard mondiale riconosciuto nella maggior parte dei paesi. Le barrette di acciaio così ottenute, passano a una fase successiva: immerse in vasche colme di acidi, vengono così temperate a oltre 1100°, attraverso trattamenti termici la cui durata e calore varia a seconda della durezza HRC che si desidera ottenere.
Ora le barrette possono prendere la classica forma di punta: una macchina a controllo numerico provvede alla fresatura delle eliche (le scanalature a spirale che contraddistinguono il profi lo delle punte).
Dopo di che si passa al processo di rettifi ca, durante il quale si asporta il materiale in eccesso nella parte esterna e ottenere così il diametro nominale (che gode di tolleranze bassissime) delle punte su tutta la lunghezza. Il processo prosegue nella fresatura della testa, con l’affilatura a 118° o dello Split Point 135° (o 130°). A questo punto è necessario controllare che tutto sia come dovrebbe essere. Vengono verifi cati la durezza e tutti gli angoli di taglio. Se il prodotto risulta conforme, può passare alla fase successiva, quella di marcatura del gambo: vengono ora indicati, tramite un processo di pressatura o marcatura al laser, il diametro e numero del lotto o altre informazioni richieste dal cliente. Le punte sono pronte per la commercializzazione. Prima confezionate in bussolotti di plastica, poi etichettati, passano allo stoccaggio nel magazzino merce in uscita, pronte per la spedizione ai clienti.
MA CHE COSA È LA FRESATURA?
La fresatura è una lavorazione meccanica a freddo per asportazione di truciolo, da parte di una mola abrasiva che ruota attorno ad un proprio asse su una barretta di acciaio in moto di avanzamento. La lavorazione viene effettuata mediante abrasivi, detti mole, montate su macchine utensili a controllo numerico di usura. La fresatura è un processo di lavorazione piuttosto complesso perché richiede la rotazione dell’utensile e la traslazione del pezzo. Il ciclo lavorativo prevede normalmente una prima fase di sgrossatura, in cui l’asportazione viene fatta nel modo più rapido, e una successiva fase di fi nitura in cui si asportano le ultime parti eccedenti per raggiungere le dimensioni previste ottenendo una superfi cie più liscia. La fi nitura, che consiste in una asportazione limitata di metallo, consente di rispettare il progetto per quanto riguarda le tolleranze delle dimensioni e il grado di rugosità delle superfici.
E L’ACCIAIO SUPER RAPIDO? (HSS)
L’acciaio super rapido, conosciuto con la sigla HSS (high speed steel) è un materiale molto usato nella fabbricazione di utensili per la lavorazione dei metalli. Le proprietà di taglio degli utensili in HSS sono ettamente superiori a quelli in acciaio al carbonio, inoltre può lavorare a temperature più alte senza perdere le proprietà di taglio.