Come è fatto
L’arrivo
Le bombolette vuote e aperte, pronte per essere riempite e armate, arrivano in bancali direttamente da Eurospray, azienda specializzata nella loro progettazione e produzione.
Il caricamento
Un operatore prende le bombolette vuote dalle confezioni di arrivo, e le carica manualmente sul nastro della macchina riempitrice che provvede automaticamente al loro smistamento.
Sul nastro trasportatore
Il nastro trasportatore della macchina riempitrice si attiva e porta le bombolette vuote e scoperchiate alle apposite postazioni di riempimento.
Il riempimento
La macchina di riempimento è strutturata in quattro postazioni successive. Al primo passaggio, grazie ad un pistone che funziona a pressione, viene effettuato il riempimento con il liquido di zincatura.
Valvola di chiusura
La seconda postazione serve al posizionamento della valvola di chiusura, provvista di cannula ad immersione.
Verifica
Il terzo passaggio è meramente di controllo. Un pistone automatico testa il corretto inserimento e posizionamento di valvola e cannula. Tutti i prodotti non conformi bloccano il funzionamento dell’intero sistema.
Sigillatura
L’ultima fase nella macchina di riempimento serve alla sigillatura: un pistone idraulico graffetta la valvola alla bomboletta.
Verso la Gas House
A questo punto la bomboletta è pronta per partire. Caricata su un nastro trasportatore, prende il via, in direzione Gas house. La Gas house è il macchinario che provvede in automatico al caricamento con il gas propellente.
Il gas propellente
La Gas house è posizionata all’esterno dell’area di produzione, per ovvi motivi di sicurezza, e per questo il percorso che devono compiere le bombolette, non è breve. Una volte arrivate a destinazione, passano sotto a dei pistoni che provvedono all’inserimento automatico di dosi predefinite di gas propellente. Tutti i pistoni della macchina devono essere protetti dalle basse temperature.
Per i non vedenti
Una volta armate di gas, le bombolette proseguono il percorso sul nastro trasportatore fino ad una postazione automatica detta Nastratrice del tattile, che provvede all’etichettatura con scritta in alfabeto Braille.
Un timbro di riconoscimento
Dopo la nastratrice la bomboletta passa alla Timbratrice del lotto, che imprime ad inchiostro tutti i riferimenti temporali di produzione.
Il tastino
È il momento del tastino: ovvero del facilitatore in polimero, che consente di attivare il meccanismo di erogazione.
Chiude il tutto!
Ora è possibile apporre il cappellotto: termine tecnico con il quale si identifica il tappo della bomboletta. I cappellotti, caricati a mano sulla macchina, vengono smistati automaticamente, ribaltati e apposti grazie a un sistema intelligente a controllo numerico.
In confezione
Un operatore provvede manualmente al prelievo dei prodotti finiti e al caricamento dei cartoni di stoccaggio e spedizione.
Incartonatrice
il cartone pieno, viene caricato nella macchina incartonatrice, che provvede automaticamente a sigillarlo sopra e sotto , e ad etichettarlo inserendo numeri di codice e lotto.
Pronto per la spedizione
Il prodotto finito e inscatolato viene posto in bancali, pronto per la spedizione.
In Farmicol, ci hanno insegnato come si produce a regola d’arte una bomboletta spray di finitura zincante. Percorso interessante, quello che abbiamo sviluppato in 16 tappe.
Farmicol è un gruppo internazionale specializzato nella trasformazione di prodotti chimici. Un gruppo che in Italia opera direttamente, attraverso stabilimenti che rappresentano un bel fiore all’occhiello, nel panorama nazionale dell’industria chimica.
Ecco perché ci è piaciuta molto, la disponibilità del gruppo ad aprirci le porte della produzione, per raccogliere testimonianze fotografiche puntuali di tutti i processi produttivi. Tanto più che per ovvie ragioni di riservatezza industriale, è davvero raro che un sito di questo tipo consenta l’accesso ai giornalisti muniti di macchina fotografica! Per concentrare meglio la nostra attenzione e quindi la nostra disamina, abbiamo ripreso i processi produttivi dello zincante spray, in bomboletta tradizionale.
Pronti, via!
Il processo produttivo strettamente chimico, è chiaro ed evidente, non consente l’accesso al pubblico. Questo perché davvero troppo poco sicuro, per i visitatori non preparati. Il nostro percorso quindi inizia con l’arrivo in azienda delle bombolette vuote e scoperchiate.
Queste bombolette, caricate manualmente su di un nastro trasportatore, iniziano il loro cammino attraverso un macchinario automatico che si sviluppa in quattro fasi operative e in rispettive postazioni dedicate.
Il primo passaggio è quello basilare, perché serve a riempire le bombolette con il liquido di zincatura. Dopo di che, si passa al posizionamento di valvola e tubicino a immersione, al controllo e alla sigillatura del tutto.
Una fase delicata
A questo punto, le bombolette partono per un lungo viaggio! Sì, perché è il momento del caricamento con il gas propellente, che per evidenti ragioni di sicurezza, non può convivere con tutte le altre fasi produttive. Per questo la Gas house è posa all’esterno, e ad essa le bombolette arrivano attraverso un nastro trasportatore che provvede al suo caricamento automatico.
Una volta armate di gas propellente, le bombolette vengo equipaggiate con il tastino di erogazione e con il cappellotto di chiusura.
Non prima però di essere state etichettate con caratteri Braille e marchiate con i dati di partita e lotto per la reperibilità e la tracciabilità del processo produttivo.
A questo punto, una volta inscatolate, le bombolette sono pronte per la spedizione ai punti vendita.
La bomboletta spray
In Farmicol, ci hanno insegnato come si produce a regola d’arte una bomboletta spray di finitura zincante. Percorso interessante, quello che abbiamo sviluppato in 16 tappe.
Farmicol è un gruppo internazionale specializzato nella trasformazione di prodotti chimici. Un gruppo che in Italia opera direttamente, attraverso stabilimenti che rappresentano un bel fiore all’occhiello, nel panorama nazionale dell’industria chimica.
Ecco perché ci è piaciuta molto, la disponibilità del gruppo ad aprirci le porte della produzione, per raccogliere testimonianze fotografiche puntuali di tutti i processi produttivi. Tanto più che per ovvie ragioni di riservatezza industriale, è davvero raro che un sito di questo tipo consenta l’accesso ai giornalisti muniti di macchina fotografica! Per concentrare meglio la nostra attenzione e quindi la nostra disamina, abbiamo ripreso i processi produttivi dello zincante spray, in bomboletta tradizionale.
Pronti, via!
Il processo produttivo strettamente chimico, è chiaro ed evidente, non consente l’accesso al pubblico. Questo perché davvero troppo poco sicuro, per i visitatori non preparati. Il nostro percorso quindi inizia con l’arrivo in azienda delle bombolette vuote e scoperchiate.
Queste bombolette, caricate manualmente su di un nastro trasportatore, iniziano il loro cammino attraverso un macchinario automatico che si sviluppa in quattro fasi operative e in rispettive postazioni dedicate.
Il primo passaggio è quello basilare, perché serve a riempire le bombolette con il liquido di zincatura. Dopo di che, si passa al posizionamento di valvola e tubicino a immersione, al controllo e alla sigillatura del tutto.
Una fase delicata
A questo punto, le bombolette partono per un lungo viaggio! Sì, perché è il momento del caricamento con il gas propellente, che per evidenti ragioni di sicurezza, non può convivere con tutte le altre fasi produttive. Per questo la Gas house è posa all’esterno, e ad essa le bombolette arrivano attraverso un nastro trasportatore che provvede al suo caricamento automatico.
Una volta armate di gas propellente, le bombolette vengo equipaggiate con il tastino di erogazione e con il cappellotto di chiusura.
Non prima però di essere state etichettate con caratteri Braille e marchiate con i dati di partita e lotto per la reperibilità e la tracciabilità del processo produttivo.
A questo punto, una volta inscatolate, le bombolette sono pronte per la spedizione ai punti vendita.